Pensieri di Napoleone intorno allla divinità raccolti a Sant'Elena

.- 79cordo colla natura delle cose, la quale è profondamente misteriosa. Chi son io? donde vengo? dove vado? L'umana vita è un mistero nella sua origine, nella sua organizzazione, nella sua fine. Nell'uomo e fuori dell'uomo tutto èmistero nella natura; e si vorrebbe che la religione non fosse misteriosa? La creazione del mondo e il suo fine sono un abisso impenetrabile, come lo sono la creazione e il fine d'un solo individuo. La religione cristiana, almeno, non elude queste grandi questioni; essa le attacca di fronte, e i suoi dogmi ne sono la migliore soluzione per colui che crede. I pagani non negavano che la natura delle cose fosse misteriosa : presso di loro il mistero era dappertutto; aveano misteri di molte sorta : misteri d'Iside, misteri di baccanali, misteri di saviezza e d'infamia ;siccbè essi potevano a buon dritto avere a sdegno la notte impura e profonda che copriva il santuario. (t Quale strano impasto di principii contraddittorii non erano la teogonia caldea, l'egiziana e la greca? Quale oceano d'idee bizzane senza ordine, senza legame! Chemiscuglio di sublime e di assurdo, di sacro e di profano! Ciò che v'ha in esse di meno oscuro si riferisce evidentemente

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