Pensieri di Napoleone intorno allla divinità raccolti a Sant'Elena

-65- « Voi mi parlate di Confucio, di Zoroaslro, d i Numa, di Giove, e di Maometto; ma lra loro e il ehi osava paragonare il figlio di Sofronisca al fi gliuolo di Maria! Quale distanza tra l'uno e l 'altro! Non è difficile a Socrale , che muore senza do lore e senza i gnominia, di sostenere sino all ' ultimo istante il suo carattere: e se questa facile morte non avesse onorata la s ua vita , si dubiterebbe se Socratc, con tutto il suo ingegno, altro fosse che un sofista. Ma da chi apprese Ge sù quella pura e subl ime morale, di cui e gli solo diede le l ezioni e l' esempio? Dal seno del più furioso fanatismo s'udì la voce della più alta sapienza, e la sempl ici tà delle più eroiche virtù onorò un popolo materiale. La mor t e di Socrate che filosofa tranq uill ament e in mezzo a' suoi amici è la più dolce che s i poss a des iderare: quella di Gesù che spira nei tormenti in giuriato, schernito, detestalo da tullo un popolo è la pi ù terribi le che si possa temere . Socrate prende la coppa avvelenala e conforta quello che gli ela presenta e che piange: Gesù in un onendo supplizio prega pc ' suoi (lisumanati carnefici. Sì, se la vi la e la morte di Socrale sono vita e morte d'un saggio, la vita c la morte di Cristo sono vita e morte d'un Dio. Diremo noi forse che la storia del Vangelo è un' in - venzione? No, non è così che s' inventa; e i fa tti di Socrate, dc' quali n essuno dubi ta, sono meno provati che . 4uelli di Cris !o. Ed è più difficile a intendere come più uomini si sieno accorda1i per fin gere qu ella ~to ria , 5

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