Pensieri di Napoleone intorno allla divinità raccolti a Sant'Elena

-57l'esistenza di qualche principe s'immortalò nella memoria degli uomini come una immagine dell ' ordine e della potenza, come un ' idea della fot~za o della b ellezza , è eerto cbe tali principi non furono uomini ordinarii. Ma bisogna pure comp rendere in questi risultati l'i gnor anza di quelle prime società umane. E conviene dire ch'esse fossero molto ignora n li se colle virtù divinizzarono i vizii : tanta e ra la parle dell' immaginazione in quella strana seduzione ! Ciò è tanto vero che la violenza , la ricchezza , l'orgoglio del potere , l'amore del piace re, la volutHt sfrenata, l'abuso della forza sono i tr·aui caratteristici di que' numi tali quali ci vengono le corrùttelc, le infedeltà, i tumulti, gli spel'giuri, la vcssazione de' buoni, la dimenticanza di Dio, la contaminazione delle anime , la incertezza dei parli, la incostanza dei matrimonii , la confusione degli adulterii e della impudicizia. Conciossiachè l'abbominevole culto degli idoli è causa e principio e fine d'ogni male. Imperocchè o nelle loro feste danno in insania, o almeno falsi oracoli fingono o vivono senza giustizia o spergiurano con facilità, percltè confidati nei lo1·o idoli che sono senza anima , sperano che male non farà ad essi il g:iurarc malamente. SAP. XIV, 21 e seg. Traduzione di Monsign . Martin i.

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