Pensieri di Napoleone intorno allla divinità raccolti a Sant'Elena

• -24molla della mia politica ; ma allora pure se mi si avesse interJ~ogato in confidenza , avrei ri - sposLo : Sì, sono cristiano, e quand'anche avessi dovulo confessare la fede col martirio, avrei conserva la la fermezza del mio carattere. Sì, avrei sostenuto il martirio anzichè rinunziare alla mia rel igione. Ora poi che sono a Sant'Elena, perchè dovrò dissimulare ciò che penso nel fondo dell'a nima? Qui io vivo per me stesso. Voglio un prete, voglio la messa, voglio professare ciò che credo. Io ascolterò messa: Non costringo veru no ad ascoltarla, ma chi mi ama mi seguirà». A Sant'Elena tutto il ser·vizio divino consisteva in una messa bassa. L'imperatore, appena e ntrato nella cappella, faceva un segno di croce molto distinto, indi s'inginocchiava sur una poi~ tr@na e vi restava a mani giunte con tutt'i seg ni di raccoglimento. Al momento della elevazione abbassava il capo con profondo senI imen t o d'adorazione. La messa era servita quando da l giovane Bertra n d e quando da l giovane Montholon. In quanto al servizio della cappella, tutto era ricco e magnifico: il cardinale Fesb aveva tutto previsto. Na poleone per lasciare il libero arbitrio a

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