Pensieri di Napoleone intorno allla divinità raccolti a Sant'Elena

-25Quella stess3 sera l' imperatore solo col generale Montholon, s' informa minutamente dei preparativi per l'esecuzione del suo disegno d'ascoltare la messa l'indomani. Ei ne p~rla con un' intet·na gioia che non può contenere, e ch'è al generale oggetto di riflesso e d'ammirazione. Ma già Napoleone prevede dei discordi pareri, e per prevenire le obbiezioni diceva : << Sul trono, circondato da gente che tutt'a ltra cosa amava che la divozione, il rispetto umano , noi nego, mi faceva timido, e forse non avrei osato dire in pubblico: credo. Allora io diceva, che la religione era una forza , una scusarsene d'innanzi a gli uomini prima di aveTe il coraggiq di confessarlo a Dio. Egli è certo d' altronde, che qualche altro ebbe più parte che Napoleone nei deplorabili attentati contro i cardinali , e contro il santo Padre. Egli asseri sce ripetutamente non solo che i suoi ordini furono costante - men te oltrepassati, ma eziandio che il sacrilego rapimento di Pio VII non fu mai da lui comandato. L 'autog rafo che fece agire i l generale Miollis esiste a Parigi nella collezione di madama di L .. . che l 'ebbe in dono dallo stesso Mio ll is : ha la firma di Mura t, ma neppure di carattere di Murat. Questo autografo , di poche linee, mostra coll e molle cancellature il mullo d'una grande indecision e.

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