Jean Jaurès - Il socialismo e la guerra

-6anche nel mondo dei re e degli imperatori, degli stati-maggiori e dei grandi borghesi, voi potete impedire la guerra. - (Discorso al Tivoli-Vaux-Hall, 1907). Guerra nazionale. Solo una g4erra nazionale è ormai _possibile si pro· durebbe questa guerra se un popolo, volendo la pace? dando prova di volere le pace, estraneo ad ogni idea di aggressione e ad ogni combinazione di rapina, fosse assalito da governi predatori ed arrischiatori in cerca di un colossale saccheggio o di una enorme diversione a imbarazzi interni, o ancora se un popoto, dopo aver effettuato senza provocazioni, senza proselitismo armato, una grande riforma sociale, fosse minacciato e attacato dai poteri oligarchici che temono il contagio dell' esempio1 e che vogliono spegnere nel 'suo stesso focolare la fiamma rivoluzionaria a cui il mondo intero potrebbe scaldarsi. All' infuori di queste ipotesi non è possibile, non è permesso di parlare ormai di guerra nazionale. 1 (L'Armée Nouvelle, p. 529). L'offensiva tedesca. Se domani scoppiasse la guerra tra la Francia e la Germania, quale ne sarebbe la forma ? Certo \-a Germania prenderebbe l'offensiva; voglio dire che essa invadereèbe bruscamente il territorio francese, che cercherebbe immediatemente di assestare al grosso delle forze fr11-ncesi appena riunite uno di quei colpi formidabili che uccidono l'avversario o che, almeno, lo lasciano così stordito, così vacillante da non potere, anche nella continuazione di una lotta prolu'ngata, ritrovare la piena energia del combattimento e lo stancio della vittoria. (L'Ar-mée Nouvelle, p. 109). Btblioteca Gino Bianco

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