Jean Jaurès - Il socialismo e la guerra

Bibli - 27 sparsi e divisi, non ha potuto anoora procedere all'organizzazione totale di questi elementi, solo ha potuto conseguire delle organizzazioni parziali che sono le nazioni, che sono 'le patrie. Certo, nell'interno di queste nazioni sussistono ancora molte ineguaglianze, molte servitù, molte vio1enze; ma almeno, qualunque siano nell'interno delle nazi·oni, nell'·interno delle patrie, l'iniquità, 'la violenza, la tirannia delle classe, vi è sempre un principio di garanzia politica, un principio di discussione, e la pura forza bruta, la pura forza elementare, quale regnava sull'umanità primitiva, non regola più sola i rapporti dei cittadini fra loro. Invete, mentre nell'interno di ogni inazione, 'l.ll1 principio di stato sociale ha potuto costituirsi fra una e l'altra nazione, soprattutto qtlando sia scatenata la guerra, continua ancora lo stato di natura, il regno della ·pura forza •brutale. E quando una nazione subisce per conquista, o semplicemente per una minaccia di conquista, questo attacco brutale della forza esterna, rudimentale ed incivile, quando l'organismo dal contratto incompleto, dalla giustizia -insufficiente, ma già avviata, quando quest' qrganismo che si chiama patria è offeso dal ferro, dal coltello straniero,, allora lo stato primitivo, la primitiva brutalità selv:aggiasi stabiliscono nel cuore delle ·nazioni, e la razza umana ,retrocede. (Discorso alla Camera dei Deputati, 1905). La Comune. ·Quando sotto fa direzione di Blanqui, di ·cui i nostri avversari affettano oggi di opporci il patriottismo, si produsse il tentativo rivoluzionario del 31 ottobre, qual' ,era ancora la duplice µarala d'ordine, qual'e.ra il duplice progr~mma della rivoluzione popolare? Salvare Ja Rep_ubbhca, che a poco a poco,. troppo debole per reagire, s1 perdeva, _es~lv~r~ la patna, che p6teva trovar.e un •y,igorosoe m_vmc1b!leslancio solo nella forza del ·pensiero repubblicano e popolare. , L~ Comune stessa, s_ignori, è u_sci~a.da. queste due ,fonti confuse, .da questi due pensieri numt1, protesta

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