Jean Jaurès - Il socialismo e la guerra

I I Non vi sono più lcarie. La patria, assorbendo o piuttosto esaltando gli egoismi individualj in un grande egoismo collettivo, froppo spesso nasconde sotto un'apparenza di generosità i più brutali appetiti. Sacrificandosi agli interessi, anche in0iusti, di una forza in cui sono compresi, ma che è a foro infinitamente superiore, gli uomini possono aver l'illusione d.iservire la giustizia. Di qui i ciechi entusiasmi e le massime brutali, di qui l'adesione, anche di spiriti -èletti, alla formula detestabile: « Abbia torto o ra~ione, è il mio paese.» Man mano che gli uomini progrediscono e si illuminano, sempre più chiara apparisce la necessità di strappaFe alle classi ed alle caste la loro patda per farne veramente, con la sovranità del lavoro, la cosa di tutti. Ed insieme appare la necessità di abolire gell'ordine internazionale lo stato naturale, di sottomettere le nazioni, nei loro rapporti reciprdci,· a regole di diritto sanzionate dal cqnsenso attivo di tutti i popoli civili. Una simile trasformazione nazionale ed internazionale delle patrie è solo possibile a condizione che ognuno degli uomini che portano l'idea nuova agisca nella sua patria e sulla sua patria. Per la speranza, per l'aziol)e comune e concentrata, tutti i proletari, tutti gli uomini di giustizia sociale e di pace internazionale appartengono già alla medesima patria umana, alla P.atria universale del lavoro libero e delle nazioni riconciliate. Ma questo alto ideale, essi non lo lanciano nel vuoto ; essi non possono conseguirlo che nella nazione autonoma, secondo 1 metodi di azione e di combattimento che suggerisce od impone la storia di ogni paese, con gli elementi che forniscono le varie sostanze nazionali. Che si vuol' significare, affermando che la rivoluzione sociale ed interi:iazionale sopprime le patrie? Si pretende forse che la trasformazione di una società debba compiersi dal di fuori e per mezzo di una violenza esterna? Sarebbe questa la negazione di tutto il pensiero socialista, il quale afferma che nessuna società nuova può sorgere se gli elementi non sono stati già elaborati nella società B1l:1liotecaGino Bianco

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