Il governo fascista nelle colonie

••.E LA SOMALIA D'OGGI 15 che 'Proprio sull'alto Uebi si trovava l'azienda del Duca d~gli Abruzzi! lV.lOltidei servizi civili egli accentrava al comando trupi:e, e dall'Italia chiedeva cannoni di grosso calibro, nuove mitragliatrici e munizioni. Parlava di volerh finire col protettorato dei sultani di Obbia e di lhfun e di fare una spedizione contro di essi con un miµiaio di ascari e con cannoni. Vi fu infatti coi Sultani protetti una serie di incidenti che taciamo per dewro di patria. È ccnsuetudine in Somalia come nelle altre nostre colonie che i cittadini italiani, i funzionari e i capi indigeni si rechino dal Governatore il 1 ° gennaio per gli augurii di rito. La sera del 31 dicembre 1923 fu distribuito in Mogadiscio il seguente comunicato ufficiale: e Domani S. E. riceverà i cittadini italiani presenti ~ Mogadiscio, che han preso parte alle campagne di guerra 1915-18 ». Erano così esclusi dal ricevimento sia quelli che avevano fatto le campagne libiche e di Eritrea - di cui qualcuno decorato di medaglie d'argento - sia quanti, per circostanze indipendent: dalla loro volontà o per età, non avevan potuto prrnder parte alla gran guerra. Se l'ammirabile Ferrandi, il vero conquistatore della Somalia, magnifico tipo d'Italiano di cui in questo periodo di gesti da cinematografo nessuno parla, si fosse trovato quel giorno a Mogadiscio, non sarebbe dunque stato ricevuto da S. E. Gli ammessi alla presenza del, Governatore non superarono la quarantina, mentre a Mogadiscio gli italiani sono trecento.- Il Governatore li ricevè in abito di generale fascista e dopo un inno al fascismo escì in questa testuale apostrofe: « Voi che avete iniziato la grande opera fra il fango e il sangue delle trincee, voi siete i purissimi e i miei collaboratori. A voi chiederò aiuto nel mio travaglio. Ma a tutti coloro che 81b oteca G o B arco

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