Alla gioventù italiana

zioni' non si sta a lu nou i nvendicata-: ella ricade su r oppressore, e il fuln1ine della popolare ten1pesta scoppia alfine sui tiranni; gli arde, gli abbrucia e ne sparge al vento le ceneri! E gli eserr1pi ti stanno freschi dinanzi agli occhi. · çhè non fecero i figH di A tene?·Chè gli Americani? non avevano questi immense forze inglesi~ che soggiogati li tenevano? Le Ott.omanc I_jttne non balenavano tninacciose tut todi sul vollo dei mi "cri Greci? Qnesti popoli si scagliàrv,no 'nònostantc sngli oppressori e li posero in l ~ rani. ]~glino s' irnmortalarono, e i sepolcri lorq si giacciono a lato dei seguaci di Bruto! Se la carne fic ina <lell a Gallizia c dei fuorùsciti lta - .tiani mosse a sdegno l'Europa e l'Italia, molto più ne c.agionò a noi Romagnoli, conciossiachè nei o estri paesi tenti l'Austria sfogare la sua rahbia, rivoltando le carn - pagne contro le città, la feccia ~Jella pl.cbe contro i cittadini, stirrlolando tutti a guerra civile. · Ma non isn1cntirerùo ciò che di noi si disse: se fummo discordi, se i nostri movimenti divisi e non succedcnt isi. QÒn siamo pii• per esserlo in avvenire. La sperien~a ne fece maestri e ne fa stare. tuttogiorno alla vedetta : ci ebbe mostro la spericnza, che nell' unione e nell'accordo soltanto la forza consi.ste. t La religione e 1' Italia ei _muoveranno a guerra~ la religione e l'Italia ne trarranno infia rnmati addosso alle nordiche genti, la reli.gionc e l' It~lia ci spingeranno contro gli odiosi tedesch-i, a corn battere e volgere in fuga q ucsto nernico di noi, dei polacchi, del genere umano! N è soffriremo che altre province italiane. tocche venga no dalla sacrilega mano dell' A nstria. . Lasci crebbe la Ro1nagnola gioventù le proprie abitazioni ; la tranquillità , le domestiche sollecitudini ,. le affettuose n1ogli posporrebbe, per soccorso arrecare ai suoi fratelli ; ell a sempre attiva e~ energica darebbe a vedere .. che se i taliana è nei detti , italiana è an l:ora nei fa l ti .

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