Alla gioventù italiana

81d i t'i gev ano i negozi ci vili c politici delle province su rui comandavano. La procedura civile lunga, e dispendiosa, porgeva gran campo ai curiali dove spaziarc collé loro astuzie e brutti cavilli. Al tern1ine di una lite-, tanto r attore che il reo convenuto, considerare si potevano nella stessa eondizionc; poichè l' uno o l'altro di loro che vinto avesse, Je spese avrebbono certamente superato · il valore della cosa in lite. La scarsezza pQi dell'emolumento dei giudici faceva si che vendessero la giustizia a chi più loro prometteya : altrimenti sarebbero caduti nella miseria e nella impossibilità di porgere la sussistenza alle proprie famiglie. Il codice criminale in apparenza huono, nel fatto pessimo giacchè non si osservava. Spessissimo il reo asso - luto, l'innocente condannato; molte leste si facevano nello Stato; ma non valevano a togliere il male. Nelle materie politichè poi regnava una nuova it1quisizione. Questo era in genere il governo di Gregorio. Sotto di lui non vivevano ag.iati che Svizzeri, preti, e frati , ( purchè aderenti si mostrassero alle sue mire) gesuiti, centurioni, ç_arabinieri e'Cardinali, e tutta la sequela dei partigiani loro. Secondo la mente di G-regorio queste poche classi costituiscono una società, e 1sono le sole cui debbano rivolgersi le cure paterne dei governanti. Le Romngne poi erano in uno stato di violenza maggiore, come quelle che avevano presenti e svizzeri e centurioni. ' . Venivano questi accidenti dello Stato Pontificio veduti dall'Austria con moltissima sodaisfazione e conten to; a i quali non poca esca ella porgeva. sperando avésse presto a turbarsi quell'assetto di cose, in manifesto incendio convertendosi. Una nuova occasione se le sarebbe in tal rnodo offerta, di occupare quelle province , e di spingere o innanzi molto efficacemente le pretese e le ragioni per in1.. padronirsene.

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