Alla gioventù italiana

-64spen ti, nella realtà pronti a risorgere alla prima occa- . SIO ne. Il rimanente dell'Europa stava ordinato nella seguente fogg~a.. . . . . A Pang• tre gtor~ate d1 sangue e GI smrsuralo valore, cambiarono padrone, e posero sul trono Luigi Filippo, di stirpe Borbonica, discendente dal Duca d' Orleans che uguaglianza facevasi appellare. Personaggio di sottilissima mente e in sommo grado versato e pratico nel ~ sapere a suo talento maneggiare i popoli: di moltissima astuzia e prudenza fornito; in tutti i suoi andari, a Ottaviano Cesare, Imperatore, paragonabile. Il suo governo è di massima e nella sostanza, egoistico, immorale: d'altro non sollecito che di afforzare la sua progenie nel seggio Reale di Francia. Raggira i ministri di Stato a suo capriccio, e va gettando dell'oro, col quale acceca tutti, a Thiers che alcune fiate si fa a graochiare. Con su perba maestria e lene lene, rende il suo potere più duro e lo ritrae verso l' assolutissimo : modifica la libertà della stampa, cinge di fortezze la Metropoli, ad~ormenta la nazione e sagrifica in Algeri migliaia di Francesi ogni anno! L' Inghilterra sempre a se stessa coerente : purchè l' .interesse il voglia, pronta a vendere i popoli e a tradir li. A Vienna, r imperatore Francesco, tiranno nostro; a Mosca, il carnefice dei Polacchi. Non occorre ch' .io faccia menzione degli altri potentati Europei, i quali, o perchè troppo lontani, o perchè dai maggiori dipendenti, la politica di questi seguitando, la stessa, o nissun;~. influenza su di noi esercitarono. Dicemrno di sopra come esaminando la storia politica delle nazion;, si riscontri esservi alcune epoche le quali hanno una loro particolare impronta,, e come ~d ogni secolo un certo speciale carattere o distintivo politico asse- · ~n are si possa.

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