Alla gioventù italiana

- (){)- (; l i omici d i rhe t.ntt.ogiorno si vnnno commettendo ~ono c;~ o· ionati dallo spirito di parte inveterat?, e dalr od·io contro :{ne' ribaldi di centurio~i e d' ~mp!egali p~litici che infestarono sì atrocemente quei paes1: ne puosst per ora prevenirli o, cc-~n s arli. Il tentpo sarà .sol~ rimedio opport_uno, poiche fino a tanto che la radice e verde, e germoglia e viene dai nemici nostri, i tedeschi. nodrita e alimentata , i mali frutti crescono e ne infettaBo tutte le " r imanenti piante. 'froppe fa1niglie si risentono ancora delle atrocità commesse dai proseliti di Gregorio~ un odio troppo accanito si generò per queste nei rornagnoli, perchè in un subito sia sperabi\e la rieoncihazione degli spiriti. e possibile la dimentica~za tot(lle de.lle ingiurie. Ma io rni riprometteva di più dalla sapienza di Pio IX e del Cardinal Gizzi nell'ordinare i mezzi <~ffic.aci a resti..:. tuire la quiete nello Stato. Se avessero la loro attenzione rivolta a.gli umori che vi ve mantengono nei nostri paesi le fazioni e le vie pronte a- vendi carsi, avrebbe1 o rimosso prima o dopo ~l perdono, t utti gl'impiegati politici e centurioni che stavano nelle Romagne, sostituendovi quelli che non hanno urtato le opinioni così potentemen~c , e manomesso quei popoli. Le Romagne avevano duopo di magistrati e impiegati nuovi , i quali con saviezza, mansuetudine e giustizia le governassero. Un doppio vantaggio da qu~sto teni.peramento risul- 1 ta to ne sarebbe, che l'odio dei romagnoli e le vendette cht nei loro petti eovavano, di sfogate non si sarebbero per ma~canza di occasioni : che i . nemici di Pio IX, e d i ogni o~dlnato e tranquillo vivere.• a capo dei quali stà il c ·ardinale della Genga ~ sarebbero stati con la 1nassima solle... citudine sorvegliati: le loro trame non ··appena concette ' scomposte e sventate : nei loro sforzi e 11elle loro iofami mire , dagli s tes~i rnagistrati non seconda ti .

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