Alla gioventù italiana

-4;_ A te 1.0 l' offro, mio ottimo amico ; a te che mi fost i com,pagno di pr·igione; a te in cui conobbi amo're, fermezza ed energia italiana. Noi p1·igioni, noi divisi, giammai ci dimenticammo: posponemmo l'un l'altro la. propria salute e ci aggra- ., ammo, per salvarci a vicenda, per torre alla morte, che da un infame processante, Attilio Fontana, veniva minacciata, l'esistenza dell' amico, di quegli che volse pietoso uno sguardo alla sua serva patria. Fino a che mente e sangue italiano noi avremo, non ·mai colle azioni nostre smentiremo . i p-rincipii che professamrno : qualunque e' siano per essere le vicende politic/w e dell' Italia e dell' Europa con franco ardire le nostre opinioni esporremo. Ambi fratelli, ambi amici in eterno saremo, presti a volare in soccorso della patria nostra.. ove bisogno ne scada. . Il discorso ehe ti presento è la manifestazione dei miei pensamenti intorno alle cose itab:ane : sono questi esposti con chiarezza e con quell' ardore che meco recai dal nascimento. Altro non pretendere: la mia travagliata giovinezza, la perdita della libertà, ch' io soffersi, toccando appena il qu·into lustro, non mi lasciarono campo di fare esatti e profondi studii. Abbi dunque riguardo al buon volere, e al vantag- !Jio, spero, che potrà, al progresso della italiana causa apportare. Non vi appongo però ·il mio nome, e la ragione n' è questa. I n 'tutto che io mi {o a discorrere, uso franchezza e ~ibertà! nè l' odio ~ le vendette di un partito, nè le mlnacce e le persecuzioni dei governi, qualunque si siano, valgono a ·rattenermi. Ora tu vedi che per q-uanto alcuni principi italiani siànsi fatti miti, non sarei tuttavolta e per la schiettezza tnùt tla un l alo , e pe1' laJtimiclità loro da un altro, ba- "'

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