Alla gioventù italiana

A l" L ' A ili I (j O N.. .. Mio CARISSIMo AMico, Non è guarì tempo, da che io scriss1: ad alcuni amici, perchè mi dessero tutti gli schiarirnenti che lor fosse possibile, intorno ai fratelli Bandiera, allo sbarco di questi nelle Calabrie, ai compagni rhe li seguitarono , e intorno alle insidie che i governi di Napoli e di Vienna ordirono a ruina loro. Le notizie ch' io voleva attingere da questi miei amici, servire mi dovevano a pubblicare una breve storia su di questo tentativo, la quale, di biografia speciale dei Bandiera, avrebbe pure fatto ufficio. Ad onta di ciò, non potei questo mio intendimento asse.guire. Le molt1'plici e t arie opinioni che oggi vanno per la mente degl'Italiani ravvolgenclosi sui destini della patria nostra, il vedere come pur troppo, coloro, i quali si studiano di redirmela e gli andamenti dello spirito nazionale dirigere e governare, male e con poco discernimento, intorno a questa bisogna affaccendando si vadano, mi hanno condotto nel pensiero di dare in luce uno scritto , cui non è molto io posi mano, e che può nel medesimo tempo servire di proemio alla storia, la quale spero potere scrivere in appresso, della impresa tentata nel 1844j dai fuorusciti italiani.

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