Alla gioventù italiana

, - 39 Caduto Napoleone, la Francia pure adotta il governo rappresentativo, le tiene dietro il Belgio, la Grecia," e ultimamente la Prussia. Dovunque domina questa idea, e la vediamo perfino nelle piccole rivoluzioni dell' Italiao In questa provincia poi, abbenchè il soverchio numero dei frati, che procedono di pari passo coi governi, tenga schiavo il pensiero, vedesi scomparire a poco a poco lo spirito di località: il concetto della unità si generalizza, nè più si ha riguardo agl' interessi particolari. Indipendenza italiana, tolleranza di religioni, libertà di coscienza e del pensiero uma~o, ecco il grido universale: le opinioni tutte accennano alla universalità degl'interessi della famiglia italiana. · Se passiamo aH' Alemagna nella quale questa tendenza è molto innanzi, vedremo inoltre un fatto vantaggiosissimo anche per noi, da cb è pronostica e fa certa la caduta dell'impero tedesco e del suo ,dispotismo, per un tarlo che lo rode internamente. ~ La setta dei dotti, e dei filosofi che tanto spazia in quelle con trade, è contro il governo stesso. Se le università porgevano i giovani studenti al governo per battere le Napoleoniche falangi, se i filosofi, se i potti gli animavano, alla mente dei gloriosi figli di Germania richiamando il prode Arminio , ora questo non ha p~ù luogo. I dotti scrivono, ma per far conoscere la ingiustizia e la . tirannide del governo Austriaco , per mettere in chiaro l' enormezza del debito .pubblico, e pe~ dimostrare essere egli composto di elementi eterogenei, i quali uniti stare non ponno. · Gridano eglino che Italiani, Polacchi, Bavari, Boemi, Ungari, non vogliono più stare soggetti alle dispotiche voglie tedesche; che si scuoteranno, le loro destre int ree... cerannò per rivendicare una volta. le liber tà loro, e per infrangere ' ' ienna, sede di tirannide. , Sia onore e gloria a: questi generosi filosofi, il cui

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