Alla gioventù italiana

t . - 36questi j Romani , ritornò quindi nella sna enna , l' lt11ia ; fi~ce qui vi grandi progressi e oltremodo si csplicb. Il regno di Augusto , fu un'epoca di lettere e di fi losofia. ~fol t i letterati a\ tempo di qnesto in1pcratorc avevano già bevuto latte e repubblicane massime; altr i che fiori rono sol amente sotto di lui s'ebbero l' ozio , gli esempi i freschi degli ultimi repubblicani, le opere letterarie di questi , e la necessità di consumare la vita negli studi i, onde meno gravosa rendere la tirannide in cui ~ caddero avvolti , e fuggire gli scandali, la corruzione e la viltà ùell' un'iversale. Sf<rsciato l'impero calarono i barbari allagando le contrade italiane e le altre province della romana signoria. 'futto cedette alla piena del settentrione: videsi da un lato forza, arbitrio e voglia di distruggere: corruzione c vigliaccheria da un altro; umiltà, saggezza, eroisrno e saldezza ne' seguaci di Cristo; ardire, concordia e prudenza in alcuni che nelle lagune V enete prendevano ricovero, una nuova immagine di Roma fondandovi. , Portarono i barbari la forza individuale e il sentimento di essa molto sviluppato e conosciuto; si trasfuse egli nei degenerati figli dell'impero. Questo elemento sì combinò col municipale che dai nostri antichi ereditammo, e con quello della Chiesa. Ne nacque poscia il sistema feudale, la libertà dei comuni e un potere soverchio della Chiesa. l .. ottarono tutti tre fra di loro, visse ognuno contemporaneamente, ma non gli fu dato o di opprimere gli altri o di abbatterli e ottenerne vittoria. La teocrazia ehe Gregorio VII voleva estendere su tutta Europa , e l'assolutismo spirituale snl mondo civile, i costumi assai tralignati degli ecclesiastici dai primitivi tempi dell a Chi esa , diedero luogo alle sette, le qua] i cominciarono a discutere e a muoversi guerra . Nel secolo XII sorsero , scossi da questi fatti, a\cnni pensa tori

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