J~O .\ X~OT .\ z~ O~f t . n qnillrhe rimedio al mille: nel seeondo è JIJf<'es- por cl re 11 . ' l" . .. · deporre il sovrano dall' a utor1 t a conccssag 1, e v1cne ~ c\fJO d. l . . . t · zata la cospirazione contro 1 an, o ve res1stere tlU Qrtz , . Q d d Cf) ·a al volere del corpo del la naz1one. uan o a unque VOo l . d ' . l•. . \.:ovrano maltratta i suo1 sud 1L1, trascura g Jnteresst un a l l d. dello Stato, ogni ordine ci.vilc ~npovo ~e., e. spo pa e ~~- sangua i popoli ~o~ es_or bit~ n ti ~mpo_sJZJO~I, pe~ sod?I- , sfare il suo ca pr1cC10, e arb~trar~o, t~rann~co, d~spot~co. La sovranità include in sè medesima una potenza benefica: la norma del suo operare è il pubblico bene. 11 principe che trascura questi principii perde ogni diritto di governare, il quale rientra ipso facto nel corpo della nazione. Dopo q t :anto ho succintamente affermato sulla sovranità jn genere, apparisce chiaramente che cosa s'intende per tirannide e che tirannici debbonsi reputare il governo di Gregorio XVI, quello dell'attuale Ferdinando II, di Leopoldo, dell'Austria, etc.... O ve sono soddisfatti i bisogni morali e fisici degr Italiani? in quale contrada italiana v ed esi la prosperità? da q nal governo viene egli secondata la volontà della nazione che vnole rendersi indipendente, che vuole cacciati i tedeschi? e non si da mano alle morti, alle carcerazioni, agli esili i, contro quegl' italiani eh e invocano i diritti loro, che s'attentano sostener li, che osano opporsi alla oppressione in cui gemono? E qual diritto aveva il Re di Napoli di mandare a ~o~te i fuorusciti italiani che seguirono i Bandiera? quale d1~1.tto .s' ~veva ~regorio di mandare alla fucilazione qnegh 1tahan1 che SI opponevano alle sue vessazioni ed arb~trìi ?_Avevano essi lo stesso diritto che ha l'aggressore d1 u~c1de.r~ c~lor~ che fanno resistenza ai suoi assassinj ed a suo1 Ingtush attentati. · . (9) Carlo Alberto fu trad'ì tore nel 1821. Ciò è lncontrastab~le: n_el suo Stato introduce or a delle riforn1e: un tal fatto e egh bastevole per rivendicargli r onore p~r- . .
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