Alla gioventù italiana

l tts intorno aB~ antichità, la s~ntenza che i Greci abbiano ··avuta ]a civiltà da§li Etruschi, va ancora soggetta a qualche du_bbiezza. 'fanto i sostenitori di questa opinione ,l quanto quelli della contraria convalidano le asserzioni loro con solide ragìoni e co.n documenti degnissimi di tutta fede~ quali sono, per esempio, i tanti vasi -Etruschi scavati nelle possidenze di Luciano Buonaparte. · Questi ~crisse sulla qnestione in proposito una eruditissima memoria, per la quale sembra non sia da revocarsi in dubbio che la Grecia vada debitrice della ci viltà dell'Etruria. Io mi attengo a questa opinione• senza entrare in discussioni di archeologia, estranee affatto al mio assunto. · - (5) Non v'ha un principe italiano, se ne eccettuiamo Pio IX, il quale sia puro e netto da qualche misfatto. Si sono tutti infamati nel trattamento dei loro sudditi: ì troni loro macchiati sono d' infàmie e di sanguinosi delitti. È questo un fatto chiarÒ come la luce del sole. lo non intendo con siffatto parlare di aspreggiare i principi italiani e di essere causa o ch'eglino si distolgano dai miglioramenti che introduèono nei loro Stati, o che si facciano di nuovo a perseguitare colla medesima severità, le opinioni politiche degl'Italiani. Non taccio le infamie loro acçiocchè si emendino, acciocchè si ravvedano se pure suscettibili sono di ravvedimento. Se in faccia al Mondo, se al cospetto del Cristianesimo si mostrarono rei con avere incrudelito contro i.popoli a loro soggetti, se calpestarono ogni umana legge o divina, al mal fatto .riparino con generose azioni, e coll' assecondare i voti degl'Italiani, cui altro non chiedono che Indipendenza, che un equo e · giusto ordine politico, che tolleranza di culti e di opinioni. Per q~esta via possono soltanto sperare li na tregua li sospetti, alle paure , ai terribili sogni che mai quietare li lasciano, di vedere in ogni Italiano un rivoluzionario, in ogni moto-una sollevazione; sono questi gli unici rnezzi di assiéurarsi pt~ess<:l

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