E. Ruggeri - Della ritirata di Giuseppe Garibaldi da Roma

33 timore di nn conflitto nelle terre della r-epubblica gli venisse vietato ancqe quest'asilo, erasi incamminato alla vQlta del confine per abboccarsi con ·alcuno del ·governo, e sentirne le intenzioni~ pei proprii calcoli non dubitando che il nemico avesse a poter raggi ungere la colonna prima che essa fosse pervenuta a toccare il confine del la repubblica. . ~ , Ma questa fermata di hen due ore fatta ad insaputa del duce, e COl preteStO ai Inandar a termine la riparazione del carro, : fece che la· retroguardia e gli ·altri picchetti lasciati ad esplorare ir terreno alle spalle, avessero tempo di raggiung~re il grosso della co- ~ lonna, ed in siffatta guisa la truppa restò in ba1ìa a se stessa e nel manif<tsto pericolo di cader vittima d~ una sorpresa. · Un corpo di nemici, di quelli che dal centro delle Romagne . erano stati spediti incontro ai garibaldiani, per mezzo delle spie essendo stato informato della . nuova direzione da essi presa, avea marciato tutta la notte per poterli preven~re alla frontiera per. cui érano diretti: erano le 10 del mattino, ed i nostri· ·erano già in ordinanza per ripigliare il cammin-o della posizjone sopra elescritta, quando comparve inatteso sopra le alture sovrastanti, e si dispose ad attaccare da due lati le legioni. -· .. L' assen~a del capo, il terrore prodotto. dalla .idefl di trovarsi , come un tempo nella Pannonia -le legioni di ~Varo, circondati· in qtH~l basso fondo, che ove ·si avesse voluto opporrv resistenza, sarebbe stato immancabilmente la tomba di tutti, erano per portare tristissime conseguenze, se la voce di ~lcuiii ufficiali non si fosse ·fatta udire, che incoraggiò i militi e li eccitò a guadagnare so!- lecitamente le opposte alture, · di do~e, oltre àl potersi rispondere ·con vantaggio agli attacchi del nemico, la ritirata s~pra San Ma- • • • • r1no v~ntva assicurata. Il _movimento retrogrado però venne effettuato non senza una eerta confusione, sembrando più che l' abb(!ndo~o volontario di UIJ posto svantaggioso, una fuga; ma ~i ebbe questo <li vantaggio che anche questa volta il nemico non potè · fare soverchio danno ai nostri, non avendo avuto il tempo che d~ scagliare alcune racchette da lungi, .cile cagionarono solo poche leggiere ferite. · I no~ri tenevano già la montagna ed erano di fronte, benchè fuori dell'offesa, .dei ne-mici, allorchè comparve Garibaldi accorso alla notizia del pericolo de' suoi, e riordinò la truppa. 1\-fa scor~endQ qui pu-re la p6ssibilità di evitare un inutile scontro i cui vantaggi · bcnchè grandissimi fossero stati, non avrebbero certo compensato il danno che ne poteva avvenire anche per la vicinanza di forze imponenti di austriaci, giudicò di lasciare alcuni a trattenere il ncmicQ che già riprendeva la .solita circospezione, e di far \

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