E. Ruggeri - Della ritirata di Giuseppe Garibaldi da Roma

23 . ' combatterono appartenevano a provincie italiane; ma a1lora oltre che le condizioni dei tempi lo richiedessero, egli serviva ad ·un governo, obQediva ad un capo, e tutto che fosse pel bene cd a _sostegno della repuLblica ritenea suo dovere. Ma nelle presenti circQstanze in cui un nucleo di arrr1ati, solo in Italia in mezzo alla piena d'innumerevoli forze coali~zale a11a compressione dell' infelice paese, ripromctteasi di chiamare un popolo a sollevarsi, ed a dargli mano per rivendicare i comuni diritti, la minima resistenza, indubitatamente so5tenuta e decisa dagli austriaci, dovea distruggere pel n1omcnto ogni ·speranza, rovesciare ogni' progetto: mentre il sangue sparso in un conflitto di itaTiani contro italiani sarebbe inesorabilmente ricaduto sul capo a Garibalrli, il quale per, ciò .appunto rion avr~bbe potut~ sfuggire la taccia di autore delle comuni sciagure. J..~a truppa nondimeno dagli alloggiamenti, e i cittadini entro le mura fremevano. . La prima già anelante di combattere dopo 'tanti giorni di vane fatiche e di stenti, ardea vieppiu per I' infame .. a1leanza -dei - moderati collo straniero; e come l.eonc lanciato fra mille fiere ad ineguale conflittò, non vcde.a che i nemici dell'oggi, sprezzava iJ resto. E i. cittadini, straziati per l'interna compression~ ma più d?l pericolo in eu i scorgeano i garibaldi ani di trovarsi fra una città nemica e l' a11striaco, affo1lavansi per lè vie, agitavansi ed imprecavano aglì autori del!a triste condizione a cui erano tratti, d'esser creduti innanzi all'Italia fautori di reazione, parricidi: ed ipiù audaci tentarono strappare dalle inique mani del Guadagnoli · e dei complici 1a somma delle cose, ~a fu vana la prova, e più che 200 infelici espiarono poi n~l cat:eere , il generoso propositD: ed og-gi stesso che io scriv.o gemono delle . vittime. . · Intanto per la posizione presa da Gari.baldi sul collo della città, e per 1' attitudine di difesa in cui si -era posto per tutelare il proprio campo da ogni sorpresa, barricavausi più fortemente tutti gli acc~ssi, ed introducevansi armi e munizioni come se i aifensori credessero dover sostenere un lun~o assedio. -Fra i messi che recarono le vettovaglie al camp·o de' garibal- . diani, fuvvi taluno. latore delle tristi novelle. Io~ lo vidi piangere al racconto: ed udii pure parecchi Aretini militanti nelle nostre centurie, unirsi a lui , e suppliçare gli uffiziali che li guidassero' a morire per II)~no dell'austriaco, anzichè }asciarli sopravvivere all' onta di che quei loro concittadini eran~i coperti. ' S~ fl non che non solamente il ~orpo dell'arciduca Ernesto erasi rimesso in misora di attaccaF~ Garibaldi, quantunque per ]a 5Ubitanea partenza di questi da Montepulciano egli ne avesse ·per.. _ r • l l

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