E. Ruggeri - Della ritirata di Giuseppe Garibaldi da Roma

22 p::rtc dci consiglieri al voto d! ~hiudcrc ~e porte di Are~zo ai ga ;r. ribaldiani, e di preparare Ja c!tt~ a.lla restste~za, ove le. circostanze lo ric1Jiedesscrò. - .Ed una heviss1ma magg1o_ranza yt .a9erì. Erano rimasti nc11a città fr~ c?nvalesce~tr e lasetatl In gnar- · dia dc' mag<lzzini. circa 90 au~triaCI. L'ufficiale che era loro capo ebbe il carico di dirigere la dtfesa. . , • . .· E non potendosi. reclut~~e arn;at~ aH e.mpta rests.ten,za fr~ 1 cittadini ornai furenti per l 1nfam.e rJsol.nztone.~ ~ po.1che abbisognavasi 'di uomini in aggiunta ai so19at.J st~aniCrJ,. anche per ostentare la ferma volontà de1 popolo tn facc1a al tnbunale che un giorno siederà a giudicarne gli autori, la stor·ia, vennero in fretta èhiamaii sotto coÌore di una pross·ima sciagura n.azionale, a prcn- ~­ dAre Je ~rmi i viiiici dei . contorni, non senza promesse di pingue stipendio: e di questi traditi e dei pochi tedeschi furono guernite debolmente le mura e presidiate le porte. . In tal modo si n1andavano a vuoto i maturati disegni, e per opera de' moderati, con abbominevoli sotterfugi alJeavansi agli stra- - , nieri, italiani contro ìtali~ni. · Alle 1 O dj notte del 23 luglio tutta la col0nna giunse sotto le mura di Arezzo. Garibaldi avea udito ~ Castiglion Fiorentino il proposito di ~esistenza; ma fatto consapevole che pocjli tristi solamente, e gli austriaci pochissimi anch'essi l~ aveano decisa, ·volle tentare unà prova. · ' . · Egli sperava, giungendo rapidamente di notte tempo, cd inatt~so sotto le mura, poter introdurre per sorpresa le sue genti nella ctt~à .; la presenza di tali forze avrebbe incuorati i cittadini, e fatti pr1g1oni i pochi nemici, gli altri sarebbero tosto rit9rnati volontariamente a ravvedersi, od avrebbero dovuto cedere alla forza. - Si presentò infatti Garibaldi pcl primo alla porta, e trasalì n?l v_eqcre le guardie promiscue di austriaci e di italiani impedtrgh 1_1 passo. , . d 1 Iv1 era un sedicente delegato della città, in effetto saielli'te . · e !i'uadagnoli, il quale con piglio di mal celata codardia, . ba l- · , ftto: non voler la ci~Là co.mpro~elte~si con I' austfia~o ac~Oglien;:J~ ra le sue mura Gar1haldt cd · 1 suo t: essere pronti glt ·Aretini ( sfro~tata men~ogna ) a respingere la forza colla forza, nel caso che (h questa. SI volesse. far uso: s'egli accampasse nei contorni , - manderebberst vettovaghe, o tutt'altro di che avesse bisogno la truppa. . Il generale fremette a queste parele, ma si ·tacque: e tosto feee accampare le 'legioni sopra una eminenza che doimna la -cjttà .- · N~n .v~lea . battersi còn italiani. · · Egh e ben vero che a Palestrina, a VeJletri, i nemici che Ti

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