E. Ruggeri - Della ritirata di Giuseppe Garibaldi da Roma

.t6 . ~gevole il riconoscere che · a~ tale~ supposi.zidne abb~a d.ato. ·luogo qualcbe ~om~nicazione ??nfiden~tale r:e~ parte d~glt agerJ t! d~lle potenze cattoliche per cio che s1a veriSSimo che Il rappresentante deali Stati-Uniti d'America a ll.oma, signor Cass, offrisse più volte prgtezione çt Ga~ib~Jd~ . ed ~i suo~; ·,e .. eh~ dopo la r.itirata de li~ legioni da quella c1tta, ven1ss~ di la Invt~lo u!l uffic1al~, ~che pe~ . malàtt!a non avea potuto _part~r~. col · ~en'!er~le Il ~ lugh,o, portatore dt una Ietterà a Garibaldi, .In --cui SI ripetea l offerta d1 pro.. tezione, e faceasi un cenno sopra certi legni da guerra v~leggianti nel canale di Piombino. I..a Jet.tera però non pervenne alla sua destinazione-nel corso della ritirata, · ma gli fu porta quando ar.. rivò negli Stati Sardi~ '· · . . . · . ~-. ~ Non è a meravigliarsi se i diplomatici che trattaro11o la ruina di Roma, ~in . così vitali i.nter(}ssi facessero ancora la spia. . . I giornatf del Governo ~roscanq parlavano vagamente delle cose nostre; e nelia impossibilità di dire il vero, per le voci sem:... pre contradittorie ,che correvano sul conto dei. garibaldiani, si scatenavano. in contumelie. ' · .. Nella mira di renderll sempre_ più odiosi ai popoli, ricondotti .all'obbedienza con le carnificine di Firenze e di Livorno, narra- J l'ano menzogne di saccheggi, .di uccisioni, e il buon governo applaudiva,' e pagava lau,tamente i ·propri ~genti a che e~citassero il -, fratello a muovere contro il ~ fratel1o: prova di devozione al regi.. ~ me granducale che si esigeva dai traditi, dagli jJlusi. . - · · Nelle montagne dell'A reti~ o principalmènte la ) reazione di- .. spìegava le propri.e forze a nuocerei :· e ~on. fu raro il caso irr cui . nelle mosse suecessive, bande armate di villicì condotte da preti e.da frati si mostrassero sulle sommità dell' Appennino .a servire , d1 esploratori agli austriaci,' ad ?ssalire quelli fra i nostri che per ·· n1ala ventura rimanessero addietr6 o si sperdessero·.. nel difficile cammino: e con l'odio di ùo.mini spinti a guerra fratricida uccider li, od almeno imprigionarli con · pess-imi .trattamenti. · T~li b~nde, ad esempio di quelle dì fra Tagliari·i· nell'Ascolano, s1 chiamavano con .infame'" allusione Civica mobiliz~atà e ricordavano pei loro atti e per gli uo~fni che Je componevan~ le masnade della l Santa-Fede, e pei capi i Fra Diavolo i Mam-· mone, i, Ruffo. E. il popolo. gu~~dava sdegnos?, e frem~va. , Pero ~o n ~rd1ron9 ma t ventrne a battaglia : ed . anéhe allQrche l' al!-str1ac~ SU tutti i lati ebbe stretti i . garibaldiani,. piutto- ... sto, a ri~~a.rmt~ dell~ proprie, .-con truppe regolari ' toscane, che con sì v1h strumenti presentava la zuffa; il che però li ·poneva se~pre. n_ella dura al.ternatiVa o di battersi con italiani; già commllttont ~•n ~.ombard1a, o di rifiutare il combattimento. - · · ~ Gartbaldi sceglieva sempre .quest'ultimo pa~tito, é n' esciva :

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