E. Ruggeri - Della ritirata di Giuseppe Garibaldi da Roma

11 . . es~mpio ai compagni : ed inconsci forse questi fug~iaschi getlavano il germe dello scoraggiamento che do~ eva in seguito di venire pressochè generale. • Alcuni tri~ti fra i sopraccennati disertori malamente approfittavano dell' arma involatà, dell' abito, o del nome del ,duce. Impèrciocchè fu vvi chi · pella fuga vergognosa fece requisizioni. com~ mise laoronecei o p'eggio ~ . valendosi a gi ustificar_e simili ribalderie del nome e dell' autorità di Garibaldi : mentre poi per opera loro, o d' altri che vi avess-e interesse, faceasi correre la fama che le legioni garihflldi~ne o Garibaldi stesso avessero consumati questi delitti. Quindi i - ~-o~-i di masnadP, di orde alle legio~i, di br~igmui, di devastatori ai legionarii (f). - Se non che queste ma- , . ., ( r) Veggasi rhi erano i briganti. Cirta 8 miglia da Totli sull'a •i.. che ptH.... eorsero Je· legioni ,per andarne ad Or•ieto. come •edrassi in seguito, S•)rge uo eoovenlo Ji frati .dell' ort.li ne dei Camaldoleai, aotirb issimo negli anna 1i d a nostra religione j Q(IO piÙ di 15 rratÌ bianchi abitano quel vasto 8 pià che frateSCO edifizio, e ne co~sumaoo il pingue pro•eoto nei più peresrini fra i cibi magti, .di luoga mano prep~trati, "luisitiuirni. - Il luogo cade~a açcoocio al llreve riposo dç11a truppa, e -come_ <Ji costume, oe •eone occupato lo spazioso cortile. La .santità del luogo, la prerenza -del geoerale oo&tto. Iii di~ciptina non ancora. posta in ohhlìo dai militi apecialanente io ~ materia di onore, tolgono ogni dubbio su l loro contegno in , meo ebe · mezz' ora -di soggiorno. Ma com.. altre •qlte fra i Cappuceioi e gli altri Mendici-- trovarono i gartb4ldiani la più corttase· ospitalità, i o me~zo a ~ostoro, nuotanti negli agi della vitta e nella imme~~tata abbondao1.a, per la . preteaa viola~ione del chiostro ebbero ad udire i più ac:na•·• rimproveri'. · · . Ma ciò non è tutto. Un ufficiale superiore arrivalo a tua volta due ore dopo alla tes~ def retroguardo, f.-uo prende'e ai suoi lo ateuo· posto · di riposo, pr~sentoui e chiese a quei due frati per sè del pane, non eueodogliene rimasto o ella distribu&iooe : a che gli veqoe a•pr~mrote rispodo non euerne Jtato f.. tto· io quel giorno. ln!.i~tette. però ~on lU!ta urbanità quell' ofllz~a1e, per &e·mbrargli'. etraoa ta anoluta mancanza di . pane io un convento. e così ragiona odo, e per le· reiterate ·otagatj(e 1ameotaoJo&i, a' inoltrò 1eoaa avvedenene io certa camerett~' ov' è il foroo,.,.,t>ntr• intanto i due frati persistendo nel maoifeato ri6uto se oe erano aod~ti, e t• a~eano la1caato iolo. N•lD dubitando egli 5e a\'eue trovato quaJ. «-he allro, ooo avrebbe, a1meoo per · sentimento di umanità, esitato a. darglj 1uanto cbiede•a , av•iossi per ~otrare io un'altra camer~ contigua •• ~ •• quand' e«o - luUo a uo tratto spalancarsi ta porta, ed uscirnt! u11 fral49 npd an~ra •edu~ fl~ allora , eoo due eoo'rmi m~stini at guinzaglio , 19 uuo dei . qu~ti l_anciò roo .tranlo impeto 1ul male aecorto ufliziale, d•e ghermitolo per le vest,i, pEt &arebbe indtr· ~ hitatameote . asdto malconcio, se noo -iopraggiunse•a un milite.,.chiamato alJ.o atta-· DQ romore. che d' un- colpo di fucile stramaz&ò il feroee animale mi urreoo. Quello seia·gurato monaeo bencbè 5orpreso all' ioaspetta ~o aiuto, •t•v~ p« aprigioo~re t• altro can~ addol•o al cora8g1oao mil1te, ma al trambusto ed . al ro·· more ·tlella fucilata aceors~ro molti altri, i quali a•rebbero cerlameole "eodioato' l' insulto faUo ~~ loro e~po, 1e l' uftiz:ale aoo li ayeue Lratteooti, eoo la pro· IDe)ta di dare -puhhlieamente i\ meritato castigo atJ• a·ntore di Ù malvagi~ atlsnla&D. · Toato dopo l' arrea-to del frate, l' uffi~iale fece via ilare a~coratameot• t. et· · mera di dofe er~ uaeilo eoi due mutioì , ed oltre •d uo altro maoif•i--•A"

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