Giovanni Marzetti - Elogio di Francesco Cassi il giorno delle sue rinnovate esequie

nesta eredità di fa1niglia, a quelle frequenti paralisi che gli avean tolta la sua genitrice. Chi può ricordarlo senza rompere ]n pianto, assalito sovente e prostrato da que' fieri tren1ori che dentro alla gola gli serravano Jo stridente respiro; e sotto a forti battimenti di cuore chi può affigurarselo strette le pugna, divincolarsi ...... Oh tiria1no un velo sulla scena ferale. Ahi lo infelice ch'egli era! Non discendeva, egli precipitava verso ]a tomba. Ma in lui, quasi tornato pei gravi suoi mali alla sen1plicità della sua puerizia, più schietto brillava , e direi quasi rifioriva quel puro candore di ani In o, quel finissimo senso di gentilezza, che dentro all' alvo materno s'eran concetti con esso. A chi gli si faceva dinanzi egli prontissimo stendeva la destra, e - poco vedo, egli diceva, una foltissin1a nebbia mi confonde gli oggetti, ah ma pure ti ravviso : oh amico mio, tu stai bene? Oh

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