Giovanni Marzetti - Elogio di Francesco Cassi il giorno delle sue rinnovate esequie

quanto ne godo - . E ad altri che il nchiedesse di sua salute, quale altra risposta fu mai da lui proferita se non che - mi vo difendendo, non soffro acerbità di dolori, e posso rimanerm i contento; è vero, ho perduto in gran parte l'udito , ma di ciò poco mi cale; anche la 1nente non 1n i sovviene di 1nolto, n1a sono stato sempre così scarso di dottrina, che è poca perdita il non ran111tentare più nulla -. Perdonate, o Signori, se con sen1plici, ma fide parole io qui vi ho ricordato l' uon1o sofferente: e per vero egli era divenuto quasi privo di udito, deboJissin1o della memoria, cieco affatto allo scrivere , a] leggere, a ogni altro grato uso degli occhi, tren1oJante in tutta la persona, afflitto nel cuore, battuto sovente da improvvisi colpi sul letto di n1orte. Oh forza genble e sublin1e di un animo trionfatore di tanta calan1ità, oh coscienza secura in te stessa, e più in Colui che fisso in Croce più largan1cnte

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