Giuseppe Faravelli - "Democratura"

guardano bene dal lare quasi serio tentativo per far valere le proprie idee. Ma per riuscire nel nostro intento di separare dal P.S.J. le forze che troverebbero più acconcio posto nel nostro partito, noi dobbiamo, an· che in questa lotta elettorale, far sentire che, se il P.S.D.l. ha dovuto accettare gli apparentamenti per la dilesa della democrazia alla quale restava un margine cos1 esiguo di sicurezza, non ha inteso però e non intende rinunziare al suo specifico carattere e programma; che esso vuol riprendere sempre più netto il suo carattere di partito del prole· tariato, propugnare secondo le sue specifiche direttive le riforme di struttura economica nel campo deJJ'industria e deJJ'agricoltura 1 com· battere i monopoli, promuovere n02ionalizzazioni con accorta tempe· slività e preparazione, elevare la capacità e il patrimonio inteJJettuale del proletariato, addestrandolo aJJe funzioni di classe dirigente; che esso vuole in pari tempo opporsi a ogni tentativo della D.C. di rivolgere a fini confessionali, con lesione anche della libertà religiosa, la preva• lenza che essa riesca nuovamente ad avere nelle attività dello Stato. Si tratta di tornare alle tradizioni passate di un socialismo genuino e schivo di compromessi, adeguandole alle nuove esigenze e possibilità. UGO GUIDO MONDOLFO 5 B.n· otee;a Gino Bianco

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