Giuseppe Faravelli - "Democratura"

PREFAZIONE Per continuare la battaglia diretta a sostenere le idee per le quali combatlemmo nel Congresso di Genova del P.S.D.I., e per chiarire più netlamenle la posizione in cui, nella presente lotta eleltorale, ci troviamo noi e quei nostri compagni della «sinistra» che sono rimasti, come noi, nel f.S.D.I., abbiamo ritenuto opportuna la pubblicazione del discorso pronunziato da Faravelli a Genova, l'unico che fosse stato scritlo e che può quindi essere addotto come ineccepibile testimonianza del pensiero da noi allora espresso. Ad esso facciamo seguire l'appello emanato dalla direzione del Partito in risposta alle nostre domande e pubblicato neJJa Giustizia del 1g aprile e la successiva dichiarazione nella quale Farave/Ji ed io abbiamo espresso ;J pensiero e lo staio d'animo di numerosi compagni. Si vedrà dal discorso di Farave/Ji che, pur adducendo le ragioni per le quali sarebbe stato preferibile conservare il sistema proporzionale, noi abbiamo però già a Genova riconosciuto la necessità di difendere il margine di sicurezza della democrazia. Perciò oggi non partecipiamo affatto al desiderio cui partecipano, tra il compiacimento degli estremisti, nostri compagni carissimi, che si sono malauguratamente separati da noi: il desiderio cioè che la coalizione dei quattro partiti di centro non raggiunga il 50,01 per cento dei voti. Potremmo desiderarlo se questo evento servisse soltanto a mandare a vuoto le aspirazioni di dominio deJJa D. C., alla quale siamo con ogni forza avversi, anche se riconosciamo che in questa campagna gli elementi responsabili di essa hanno, neJJa maggior parte, mostrato di volersi mantenere immuni da contaminazioni monarchiche e fasciste. Il male è però che quel Partilo comprende in sè, in un equilibrio instabile di proporzioni numeriche, correnti così diverse di pensiero e di 3 B1::i1otecaGino Bianco

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