Filippo Turati - Il delitto e la questione sociale

- 89 - In altri termini, bisogna distinguere i fattori indiretti é generici del reato dai suoi fattori peculari e diretti: le condizioni dalle cause. Sebbene a una tale distinzione non si annetta alcun valore metafisico o di alta filosofia, poichè riconosciamo, noi positivisti, che, nella infinita solidarietà dei fenomeni, il tutto è causa del tutto, non vi ha frammento che non sia rigida.: mente connesso coli' assieme, la causalità non è che il fatto costante di un dato rapporto di successione fra i fenomeni, e condizione e causa sono termini equivalenti e controvertibili: tuttavia queste due parole ricevono dall' uso comune un ben distinto significato, designano· esplicazioni diverse di quell' unico rapporto di successione, figure geometriche disparate nel1' aggruppamento dei fatti reciprocamente condizionantisi. Onde il loro valore sintetico si spende nel discorso meglio dell' equivalente analitico che uno scrupolo ·filosofesco ci per-: suadesse a sostituirgli. Se dunque si parli di cause dei reati, intendendosi condizioniin genere, è evidente che le cause antropologiche· sono tutto l'uomo e lè cause naturali tutto l'universo;: perocchè l'urto· della pietra lanciata nel Mediterraneo si ripercuote, trasformato, ali' ultima arena del Pacifico, il più sottile zefiro delle nostre valli è sentito da Sirio e infinitamente oltre Sirio, e il più piccolo spostamento di atomo si traduce in commozione inesausta ed eterna nella infinita simpatia di questa sfera, che ha ovunque il centro e in niun luogo il contorno, e nella Biblioteca Gino B,anco

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