Filippo Turati - Il delitto e la questione sociale

- 65 - indigente costituisce, coll'appoggio delle leggi, anzi pel fatto stesso delle leggi, una permanente e fatale provocazione a delinquere; in una tale società l'onestà è a un dipresso sinonimo di coglionaggine e il delitto vi pullula come i:t proprio terreno. Tolte le cause, tolti gli effetti. L'ideale del Socialismo nei rapporti criminali è questo: stabilire un assetto sociale dove il delitto non sia più nè necessario nè utile. Owen tentò nel principio del secolo XIX la concretazione di questo ideale: e benchè noi non possiamo più aderire a talun9 dei principi astratti da cui egli partiva, e sebbene la colonia di New-Lanark, fondata sulla completa soppressione d' ogni sistema penale, non abbia avuto che una durata provvisoria, tuttavia il portentoso successo eh' essa ci presenta fino al dì in cui cadde sotto i colpi astiosi di una mostruosa lega di interessi e di pregiudizii coalizzati, essendo uno dei pochissimi fatti sperimentati di socialismo effettivo, rimane come documento storico importantissimo ad appoggio de' nostri postulati. Sta inoltre come rampogna amara ai governi che, assorbiti nelle meschine cure della politica quotidiana, non pensarono mai a ritentare su più vasta scala e in condizioni più propizie quella grandiosa iniziativa. « L' uomo istruito, dice il Biichner (Staff und Krajt), sa evitare gli ostacoli che lo attorniano> senza violare la legge: ma l'ignorante non ha altro mezzo che il delitto per trarsi d'impiccio: egli è vittima della sua posizione. > f. TURATI: li delitto e la qttestione Sfidale. 5 B blioteca G11o 81d 1 ·e •

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