Filippo Turati - Il delitto e la questione sociale

- 48 - priori, a quel modo che i fenomeni della fisica e del!' astronomia. E se la previsione, in ordine ai fatti criminosi, non può ancora raggiungere la mirabile esattezza matematica di coteste scienze, si deve unicamente alla maggiore complessità di cause che intervengono nei fatti morali, dove la natura aggrovigliò tanta congerie di fili, a dipanare la quale il metodo scientifico sperimentale non si applicò che da ieri. Per tale riguardo i fenomeni relativi .al crimine sono piuttosto comparabili a quelli della metereologia, nei quali non pertanto a niun sano di mente passerebbe pel capo d' introdurre l' ipotesi di un qualsiasi libero arbitrio e di una conseguente imputabilità. Negata questa, nel senso che alla parola « imputabilità » era attri_buito dalle scuole metafisiche, appare evidente che il fatto criminoso rimane irradiato da una tutt' altra luce e che la querela dei socialisti, contro la sproporzione più sopra segnalata nel versamento di cotesto trisfe tributo dell'ambiente sociale, trova una base concreta, anche· a tenore delle idee di giustizia comunemente accettate. Ill. Ma il lume di queste nuove vedute, penetrato di traverso in cervelli tuttora imbevuti delle vecchie idee metafisiche sulla giustizia e sulla imputabilità, vi determinò come resultante una tendenza di cui alcuni socialisti si fecero rumoB blioteca Gino Bianco

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