Filippo Turati - Il delitto e la questione sociale

« Prima di impiegare precauzioni doloroser coloro che esercitano il potere penale sono tenuti a prevenire i delitti con tutti quei mezzi acconcr ed efficaci, i quali non sieno nocivi, ricorrendo· alle pene come ad ultimo rimedio. « È stato detto e ripètuto che è meglio prevenire i delitti che punirli. Ma io dico di più che· sarebbe CRUDELTA ed INGIUSTIZIA punirli quando si possono prevenire. « L'ordine delle cose può esser tale che,. operando anticipatamente sugli interessi, prevengasi lo scoppio del 'intemperanza » (par. 548). Io non so di aver detto altra cosa nel corso di· tutto il mio scritto. Al par. 1558 della stessa opera trovo: « È un assurdo ed una derisione l'appropriare il nome di società ad un aggregato nel quale non· si verifichino le condizioni volute dalla natura ... È un controsenso logico e giuridico il parlare di giustizia rispettiva, allorchè la posizione dei soggetti è per sè iniqua. Allora parlar si può solamente di forza e di capriccio. » Veggansinel mio scritto i par. VII/,XVIl, XVIll. Genesi, par. 452: « Se prescindiamo dallo stato più o•meno equo della società può facilmente accadere, anzi è inevitabile, che i supplizir riescano o non necessarii o non proporzionati" al 'attività della passione criminosa..• B blioteca Gino Bianco

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