Filippo Turati - Il delitto e la questione sociale

- 115 - zate da secolare atavismo? Pensate - soggiunge il Ferri - alla relativamente piccola differenza .che passa, nell'ordine delle passioni, tra l'uomo .civile ed il selvaggio, che son pure divisi da tm così grande abisso intellettuale; pensate che J' ipotesi, fatta dai pedagogisti, di germi morali indifferenti, esistenti per eredità fisiologica nel1' animo umano, e sui quali l'educazione avrebbe -quindi un'influenza decisiva, è una mera illusione, poichè nulla di indifferente vive in natura; e pensate infine al frequente esempio d' effetti -disparatissimi rispondenti ad un' identica educazione, come quando nella stessa famiglia un ·figliuolo diventa eroe e un altro briccone. - (Educazione e criminalità, nella Rassegna, 26 no- -vembre 1882). Controsserviamo brevemente: che, dopo gli -studi del Luys e degli altri più recenti psichiatri .sull' anatomia del cerveao, la sede organica -delle funzioni morali si va sempre meglio determinando, e d'altronde il temperamento morale non dipende unicamente dal cervello, ma dal suo concorso con altri elementi e funzio:ii organiche meglio conosciute. Del resto il conoscere quella sede organica; se è utile, non è però indispensabile ali' efficacia dell' educazione, la quale, anche senza di ciò, si vale della propria esperienza: nè infatti la ginnastica e. l'igiene, per esercitarsi provvidamente, ebbero bisogno di attendere le ultime scoperte della fisiologia . .Se esistano o no germi morali indi1ferenti, è una disputa bizantina, poichè - mentre l' espressione germe morale non è che una pura Biblioteca Gino BJanco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==