Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( 99 )- la tomba di mia madre ed i diritti dell' ftalia sulla terra di Legurana e di Massena. Vostro G. GARIBALDI. Il giovine re con ammirabile abnegazione, ed in mezzo alle tempeste parlamentari serbò generoso le liberali istituzioni date al suo popolo sebbene l'Austria ed il pal'tito retrivo si adoperassero a tutt'uomo per inchinarlo a restringerlo. Ed era cosa facile a Vittorio in quell'epoca il poter fare un colpo di stato e · ristabilire l'antico assolutismo. Ma egli da grande volle conservare _le istituzioni date dal magnanimo suo genitore, ed il Piemonte non solamente ma l'Italia tutta deve essere riconoscente a que:,to prode e galantuomo mo· narca della sua lealtà che salvò le istituzioni liberali dal gran naufragio dal quale erano minacciate. . La pace fra il re di Sardegna e l' Austria fu sottoscritta in Milano nel 6 agosto 184e9. Dopo la medesima rh·olse l'Austria le sue armi contro Venezia la sola ci ttà dell'antecedente regime fosse ancora libera. Verso la medesima erano rivolti i voti di tutti gli uomini liberi d'Europa, ma la diplomazia che avrebbe potuto salvarla, congiurò a suoi danni, il colera e la fame ne a!Trettarono la r.aduta. Il dispotismo si andava dilatando imperciocchè gli austriar-i entravano nelle Romagne e faceano strage dei liberali, il papa da Gaeta fulminava Roma la quale assediata dai francesi si arrese poichè tutta Europa era contro di lei. Ma la difesa di Roma segnerà sempre nella storia illustri pagine per gli italiani che la difesero. È noto siccome Pio IX assunto al pontificato abbia sbugiardato coi fatti le parole mercè le quali era salito in fama di tutta Italia, e veniva riguardato siccome l'uomo mandato da Dio a redimel'la. La sua allocuzione del 29 aprile fu il primo segnale che svelò qual fosse il suo animo, e conturbò non poco coloro che fino a qu~l momento lo avevano considerato come principale appoggio delle loro idee liberali. In sul finire della campagna di Carlo Alberto fu intercettata una lettera contenente le più calde proteste d'amicizia verso l' Au· stria. Il governo papale non tardò innoltre a staccarsi dal Piemonte per accostarsi a.l re di Napoli, locchè apertamente svelava quanto aversasse l'indipendenza d' Italia. Generale malcontento regnava in Roma. Dopo che l'esercito della crociata italiana scompigliandosi pei nuovi ed inattesi eventi dell'Austria si divise in diversi corpi, alcuni dei quali si rifuggirono nelle Romagne. Il giungere ivi dell'eroe Garibaldi co' suoi prodi, di Mellara, di :Manara, ed altri valorosissimi giovani si accreb-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==