Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

.. - ( 71 )- penna il carbone. In ques te ed altre istituzioni riformatrici dello spirito pubblico sta il nuovo buon governo che co nos~endo essere la forza degli uomini nella volontà la tira a sè con la persuazione c non la rcspi nge con la violenza , la istrui sce per megl io persuaderla, la morali zza per migliorarla e la soddisfa per non ribellarla. Con questi cenni sulle istituzioni monarchiche le quali mancano non s'intende di proporre alcun piano governativo. I d c~ i derj non si elevano nemmeno al grado di progetti , ma la necessità dell'esporli portava seco la necessità di usare il linguaggio politico e di adoperare le formule che compendi ano i concetti altro non Yuolsi con questi cenni che lumeggiare qnello che a noi pare evidente verità, cioè che alla feli cita dell<l Toscana non manchi alcun elemento di bene fra tutte le leggi, tradizioni c massime che la governano, ricercare bensì una riorganizzazione politica con tutti questi elementi, il corpo inti ero di queste sparse membra, il centro d'unità. sistematica a tutti i principj , la forza di coesione c tutti i congegni dell a gran macchina sociale. Questa riorganizzazione è un opera tutta Toscana, che la proYvidenza ha ri se rbato a Leopo ldo II. La pienezza dei tempi per quest'opera è venuta, poichè il to rrente delle cau se interne e quello dell e esterne potrebbe strascinare altrove tutti gli elementi toscani quanto non ven issero fortemente collegati e compagi nati in una forma nuova, monarchica sì ma coerente al la sapienza antica, attemperata ai progress i dell 'età presente e della futu ra adatta aH' incivilimento e preparaz ione del popolo e ùegna della saviezza c boQ.tà del mini stero e del sovrano. " . Hecammo questa sincera e riverente rimostranza fatta da u o~'!"lo mode rati s~imo perchè il lettore conosca siccome ez iandio laTo - scana per sè che brillò sempre per istituzioni miti e gentili fosse nell' epoca in cui parliamo molto più mal governata che non il Piemonte. La cagione di tale differenza consisteva che il re Carlo Alberto si era sv incolato d' ogni pastoja che l'Austria voleva imporgli, mentre a converso il gran duca r iceveva le sue inspirazioni .da Vienna. In Piemonte si mandavano ringraziamenti , e si facean.) ovazioni clamorose al re per le fatte riforme e1 in 'fo. scana si chiedevano provved imenti per rendere meno dura la condizione. del popolo. E tanti e sentiti indirizzi furono fatti a Carlo Alberto da snoi popoli che S\'egliarono tema e gravissima apprensione nel part ito clericale o retri vo, che il Della Torre furibond o gesuita pensò ad imporre al popolo di non fare dimostrazioni di gratitudine , ed ordinava ai comandanti in segrete i'!)truzioni di adoperare anehe la forza per dissipare gli assembramenti desti nati a porgere al re ringraziamenti ed indirizzi. Ma il popolo non dava

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