Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( 48 )- Non è a tacersi siccome il partito clericale denominato sotto il nome di Cattolica si adoperasse per far cadere i~ disgrazia del R9 il ministro Villarnarina, nè il mini stro della guerra solamente volevasi dalla cattolica porre in disparte, ma eziandio l'insigne guarda-sigilli Bar.baroux, nome tuttora ed eternamente caro <.tl Piemonte per la sua sapienza legislativa per l' amore che portava al suo paese e per l'onestà piuttosto unica che rara Predì· cavano i retrivi al re essere quest'uomo ormai cronico ed impotente agli affari e col mezzo dell'arci vescovo di Torino ne presentavano già il successore; al quale però non ~~ras i promesso di sostener!o ~e non a patto d' associar:;i (il che quel candidato promise) alla cattolica. Il re non ignorò quelle trame e .sapendone le fila dissimulò e finse di non accorgersi di nulla , non tral asciando per altro d' indagare quanta parte vi avesse l' Austria e quale dci membri dèlla cattolica fossero a questa bene affetti. L'Austria frattanto aveva affìdato al ministro Bombelle la cura di spiare le intenzioni e le azioni del re, e quE:sti dal canto suo si tenHe, qua11to si fu possibil e guardingo e ~ospettoso. Ma non seppe se non più tardi che una parte del Ministero era totalmente compra dal gabinetto di Vicnna, e che soprattutto il ministro di polizia Escarena lo spiava anche nei più segreti penetrali del suo gabinetto per servire lo straniero. l~ un fatto doloroso ma che la storia non deve tacere, perchè ormai non debbe ignorarsi in quali difficoltà i primi anni del regno Carlo Alberto ver~arono, e le cause di quella che chiamos:;i oscitanza ed era ar.corta prudenza, debb<wo pur farsi manifeste. SopravYenne ben presto il novembre il 1834, nella quale epoca l' Escarena doveva mostrarsi ~enza velo, ed il re potè seguirne le tracce per istudiare le intenzioni di lui. L'occasione fu la seguente. Carlo Alberto aveva in quei giorni espresso il desiderio di elevare al mini stero delle finanze il Gallina (che poi era destinato a farle tanto prosperare) uomo per se stesso contrario alle idee dei retrogradi, tale che non sarebbesi potuto lusingare od ingannare a segno da dare 11 suo nome alla · cattolica ed avrebb~ nel consiglio soffocato l'elemento avverso cioè il retrogrado. Ma le difficoltà opposte furono siffatte che il re non si ostinò , preferendo d'ottenere il suo fine lentamente e differir quella nomina chiamando inver.e a quel posto il Pralormo. Il so- ~petto dell'elevazione del Gallina aveva destato le furie dell'Escarena il quale si abbandonò ad imprudentissime parole che rivelarono tutto il segreto· del raO'criro , Il re (egli disse colla schiuma alla bocca in un segreto colloquio con altro ministro recandosi e~trambi a Gen?va ) è un briccone che pensa male , che dwe una cosa agli uni, ad altri l'opposta. Ma che non s' i mma-

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