Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( 4..7 )- molta rinomanza nell'astronomia nelle lingue orientali nell' eloquenza e nella chirurgia. Aveva intento l'animo Carlo Alberto alle riforme, e cauto procedeva onde a poco a poco indebolire l' avversario partito, non esséndo riformare un regno opera di poco tempo, ma degli anni, e d'una attività e fermezza non comune! Quando nel t834.. seguiva l' inconsiderato tentativo di Mazzini, ehe riunendo Polacchi sfuggiti alla rovina della loro patria, francesi ed italiani che per la repubblica parteggiavano, inalberò in Savoia la bandiera repubblicana che il generale Ramorino abbandonò con tanto sospetto del di lui onore quel moto fu presto reprP.sso, nè poteva andare diversamente. Ma il fatto per se stesso di menoma importanza richiamava seria attenzione sulla setta della Giowne Italia dalla quale derivava, e che estendeva un di più che l' altro le sue fik per la generosità delle menti giovanili facilmente prese dal fascino di una idea grandiosa, ed inesperte a connettere i mezzi collo scopo. Carlo Alberto sebbene convinto dell'inutilità di que' ten · tativi in Piemonte imperciocchè iv i abbondava l'elemento costituzionale, ed inconcludente essendo il repubblicano, nullameno riconosceva in quella setta un ostacolo a far prosperare nel rimanente d'Italia la propaganda costituzionale, da cui doveva emergere l'indipendenza d' Italia scopo della sua vita e sospiro prediletto del suo cuore. Ed i buoni italiani non senza grave cordoglio vedevano rinovarsi i conati di Mazz ini lasciando sempre vittime generose che poteano essere giovevoli alla patria coll'azione non col martirio. Gli uomini della reazione essendosi potuti accorgere del secreto pensiero del re lo circuirono ed esagerando gli efementi della setta ed· i casi avvenuti lo spinsero pe una via. deplorabile. Un Galateri. un Cimella un Escarena sono nomi infausti pel modo col quale voltarono in eso rbitante vendetta una misura di accorta repressione- A centinaia furono gli arrestati , molti dimessi dopo vari anni di carcere, molti condannadati alle galere alcuni condannati a morte fra i cyuali l'avvocato Vocchieri di Alessandria. Rigore eccessivo che addolorò l'Italia. La parte retriva i vecchi arnesi di corte aveano tratto Carlo Alberto in inganno, e gioiva di avergli reso più difficile l' adoperarsi a sollievo della patria. comune alla quale egli credeva di giovare reprimendo la giovine Italia, per attuare l' indipendenza. primo passo che dovea fare l'Italia. Dicesi che il re avuto in seguito notizia dei modi tenuti in quei processi ne sentisse dolore profondo, anzi rimorso d' essersi troppo fidato di coloro che lo circondavano, del quale cercava refrigerio in pratiche religiose di digiuni e macerazioni, trattovi dalla tendenza al misticismo naturale al di lui carattere, e dalla pietà che informava il suo animo.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==