Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( 4a )- 1' arbi t1io per base, la crimi nale il carnefice per sostegno. Uno strano ed infame accozzamento di leggi romane, di statuti locali di costituzioni patrie, di editti reali, di :;entenze sani tarie, di consuetudini muni cipali hanno tolta la lancia alla giustizia e lasciata la spada al dispotismo dei tribunali. Che giova ed ifl('.ar tcmpii e teatr i e non curare la base d'ogni comunanza civil e la legislazione? L' armata non ha forza morale perchè composta di element i fra loro contrari, di corpi pri vileg iati di bri gate varie tra loro di dottrine di lingua di diritti, comandate da capi inabili e promossi non già per merito, ma per favori. De' militari una parte è avv ilita perchè si vede preclusa la strada ai graù i maggiori c tutti sono indegnati dei maneggi del vostro governo il qual e medita di traffi care la loro vita col gabinetto austriaco.. Che sono mai divenuti gli uomini dell' Assietta, di Guastalla di Cosseria? Sono fatti schiavi del macchiavelismo di estere pottmze hanno a !or capo un emissario del Nord che so tto colore di ri ordinare le mili zie, cerca nelle truppe un appoggio per tener voi e la nazione soggetta alla straniera influenza. Ma che spera egli mai dai soldati Piemontesi? Il loro nome non si confonderà mai col nome straniero essi sono e morranno italiani. Maestà ascoltate la voce dell a nazione. Vi parlano per lei più mi gliaia d' uomini che amano veramente la pa tria. Oggi anc0ra potete ri sparmiare molti disastri. Sperate voi forse nella ~alma apparente e negli app lausi che ricevete in teatro? Voi camminate su carboni copert i di cenere, il vostro trono è la statua di Nabuco, ha il capo d'oro ed i piedi di creta. Si soll everà la nazione oppressa, la rivoluzione è la reli gione dei popoli oltraggiati , e il Piemonte e tutta Italia non invocheranno più altra di vinità finchè i suoi signori non si piegheranno ad una furma di governo più umano e più popolare. Maestà chi vi parl a. è un popol o vilipeso da nove secoli. La voce del popolo è voce eli Dio . , Molti ssimi cospiratori furono scoperti , e molti dall' autorit à arrestati , Carlo Felice a tale notizia sentì ribollirsi il sangue, decretò che si ordinasse la commissione militare, ma nel 23 April e un proclama di Thaon di Revel annunziava che il re Carlo Felice aveva vissuto. In lui mancò il ramo primogenito della casa di Savoia. Durante il regno di Carlo Felice fu cinta la piazza vittorio Emanuele e so rse la rotonda dedicata all a gran Madre di Dio. Nella stessa epoca s' aggiunsero i duo ultimi isolati della via di Porta Nuova e si formò la piazza Carlo Felice, Si deve pure a questo re il ponte sulla Dora, magnifico monumento d' arte che onora

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