Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( ~4 )- ùirette sono oppressive, intollerabili, nessun mezzo di scampo vi rimane. Le provvidenze che avete dale riescono infruttuose e perchè? Perchè il denaro che esce dalla fronte sudata del vostro popolo è adoperato ad impinguare ·le più alte e le più inutili persone dello stato. Perchè gli uomini a cui voi affidate il sommo dell'economia pubblica s::.~grificano all'egoismo personale gli int6· ressi della pMria. Con animo di adunare tutto il potere in un sol ceto, avete fatto d'un imbecille un economista, d' un bacchettone un uomo di guerra, d' un ignorante: un magistrato, d' nno ~tupido un amministratore. Le finanze non possono pareggiare le spese di un armata così numerosa, che ·altri 'i fanno credere necessaria, gli uffici amministrativi intrecciati e non bene collega ti fra loro sono privi di unità nelle operazioni e d'intelligenza - fra i capi. Maestà! Se invece di accumulare tutti i poteri in una classe sola, voi aveste chiamato il consiglio di tutta la nazione , i lumi generali avrebbero riparato a questi mali, e voi non ~vreste il rirnorso di avere condotto a ro,·ina lo stato. La pubblica istruzione va sviluppandosi è vero, ma non grazia al reg ime universitario. Il vostro governo che vive nelle tenebre ha sem pre mosso guerra ai lumi che voleano diradarle. L' istruzione primaria abbandonata all'ignoranza e all"impotenza dei comuni è limitata ai principii d'una lingua inutile alla classe laboriosa, l'educazione tiranneggiata dal gesuitismo, gli studi filosofici ancora invo lti nella ruggine del monachi '3mo , gli studi legali disord inati per mancanza di legislazione, l' università condotta da uomini inetti o stupidi o maligni non curandosi d'un sistema di studi acconci a\Findole dei tempi si è convertita in un tribunale di correzione o di disciplina. l nostri fratelli italiani ci deridono pel dispregio in cui qui si tengono le lettere, gli ingegni più distinti fuggono a cercare pane altrove, gli uomini più illustri vivono o mendichi in esilio o sprezzati nel più abbandonato angolo dello Stato. Una classe di favoriti ha occupato il monopolio deì diritti e dei privilegi e fa pesare la sua mano di ferro sulla classe industriosa . della società. Le proYincie si lagnano d'essere tribolate dai Governatori ùelle divisioni i quali tutti inetti, ed i più di ssennati vi fanno da tiranni e governano le città come in paese di nemici. Le amministrazioni civiche e comunali sono in disordine, .colpa dell'indolenza~ dell'incapacità e della discordia dei capi. La religione venuta in mano dei gesuiti non è piu il precetto del Vangelo predicato dai pastori della pace. Ma che si dirà della Legislazione? Lo straniero che dalle nos tre leggi volesse argomentare della nostra civiltà sarebbe astrettG a dire questo è un popolo di barbari. La legislazione civile ha

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