Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( 22 )- di spotismo. Nella Spagna il malcon tento si propnga come incendio fra il popo lo. irnperciocchè Yedea ri0ompen:;at i co l carcere c coi supp\izii coloro. che aveano pugnato pel re c tant i nobili sforzi di coraggio e tanto sangue versato a comba ttere gli eserci ti .Na. - poleonici non partorira sJ non vergogno -a se rvit ù. L' aspetto di C{uel tracotante procedere, la ealdezza del sentire Spagnuolo avvisarono i liberali ch'era orna i tempo d' innalzare la Yoce a reclamare le promes::;c fatte , pe1· cui si rannodano le trame e scoppia la rivoluzione. Quiroga e Hiego nel '1820 proclamano la costituzione del 181.2, e quel griuo si diiTuse dall'isola di Leone per tutta la Spa gna. L' esemp io dell a penisola Iberka destò imitatori. L' Itali a fremea, in Sicilia uni versal e era il risentimento delle violate cos tituzioni e delle perdute franchi gie, nobiltà c c\!)ro borghes ia e plebe serbavano broncio col re e col governo. Nel regno nl di qua del Faro covava nel popolo c nell'eserc ito odio contro al Borbone. Nelle romagne corrucci profondi co ntro il govomo c palpiti d' italici afTetti, il laicato istruito si ribell a al sace rdozio prinripc, sette operose svegliano sdegni e speranze. Il popolo tosca no si fa cu ltore d'ogni civil disciplina, le lettere c le arti hanno aro e saC(\rdoti. I Modenesi tollerare non po~so no il giogo di Francesco l V, e serbano viva memoria della grandezza av uta nel regno italico. La Lombardia oppressa dall' Austria cresceva agl i italici stu <!_ii 1.10a generazione ricca di fede e balda di speranze. I Veneti le perdute glorie e l'av ito fasto sdegnosi rimpiangono. Negli statl del re di Sardegna, i Savojardi devoti al\'antir:.a dinastia a quella più che all o stato sono uniti, impercioccl!è molti a Francia aderivano. l 1iguri all'ant ico reggimento pensavano. In Piemonte se parte della nob iltà si pascea d'orgoglio gran parte però si versava nelle armi, nell e magistrature e negli stud i sollecita del patri o decoro, desiderosa <li glori ct, devota al principe. L'esercito agitato, da~ desideri di civili larghezze e di nazionali imprese. Le settH aveano propugnato nel regno di Napo li il des iderio di civi li riforme. L'esercito napoletano era accampato a Sessa eù il re vi st era recato a permanenza e rumoreggiava il sospetto che il napoletano volesse farsi imitatore dell'ese rcito spagnuolo, ma il vedere che un re canuto assidevasi sicuro frc~. mezzo al medesimo fece sospendere le cominciate mosse. I-a ragione per cui il rP. aveva radunato il campo era ignota a Scttarj, essendo opera d'arcane intelli genze passato fra lui e l'.A11, stria . Questa agognava ad impadronirsi delle legazioni, Ferdinando delle Marche, ma viven te Pio Vll non ardivano mandare ad effetto que ll a violenza, rispettando la sua vecchi ezza, 1a cagionevole salute ed i sagrifici che in favore delle Yecchie idee e del dispotismo aveva fatti. Ma caduto, sul finire del 18i 9, in gra"e malat·

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==