Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-(!57)- battaglion~ del ~ .0 reggimento Savoia condotto dal colonello Rolland e rispettivi maggiori e la 4l.a batteria (capitano Civalieri) che io avevo spedito alla posizione già occupata dalla iO.a assieme allo squadrone, capitano Incisa, per cui quelle truppe poterono ricuperare le posizioni. Il ~ .0 battaglione, 2.0 reggimento , fu lasciato in risMva sull'altura su cui si trovava. La parte della brigata Granatieri che era stata su quelle posizioni, così rimpiazzata, ve - niva intanto riordinata fuori del tiro nemico. Mentre le truppe di Savoia si mantenevano in quelle posizioni il nemico tentò girarle alla destra; ma il combattimento di fron t·~ indietro felicemente fatto eseguire dal colonello Rolland , appoggiato dal i.0 battaglione del L 0 reggimento Savoia. (capitano Cocatrix) l' attacco alla baionetta di tutte quelle truppe, il fuoc ::> della batteria che avanzò, una carica dello squadrone Incisa, misero in fuga i nemici che tentavano quella manovra. Allora cominciò la ritirata del nemico su Madonna della Sco· perta, donde si condusse in due direzioni di ~ tinte, cioè grosst! co lonne di fanteria per Rondotto e Pozzolengo, e colonne di fanteria protette da cavalleria verso Castellaro. Evacuata dal nemi co la Madonna dell a Scoperta, si procedette tosto alla raccolta dei feriti che si condussero alle ambulanz~ poste dietro Caselin Vecchio. In quel tnomento gi ungeva una brigata della 2 .a divisione condotta dal generale Fanti proveniente dalle alture della Gnea per la strada verso Caselin Nuovo. Sopraggiungeva intanto una bufera che durò oltre mezz' ora , rendendo impossibile ogni movimento. Dileguata quella meteora, giungeva il generale La Marmora annunziandosi inviato da S. :M. a prendere la direzione delle truppe della :l.a e 2.a divisione per convergere verso Pozzolengo e San Martino, onde disimpegnare qnelle della 2 .a e 3 .a divisione. Dietro quest' ordine, la i. a di visione si pose diffilato in marcia tenendo l'itinerario indicato dal generale La Marmora e colla scorta di una guida dello stesso gt2nerale rime~sami, per S1n Rocco, Taverna, verso San Gerolamo. Quando colla testa della colonna composta dal 3.0 battaglione Bersaglieri e della H .a batteria (Civalieri) giunsi sul Monte Fami , mi trovai in faccia d'una colonna che stentai per qualche tempo a riconoscere. Ri conosciutala di poi come corpo nemico, e mentre una colonna di linea stava sul Monte Mamo e una di cacciatori s' innoltravc1 nella bassura boschiva che separa quei due monti , feci mettere in batteria i due obici della batteria Civalieri. Alcune granate lanciate abilmente, scoppiate nell ' interno della colonna decisero la sua ritirata, non che quella dei cacciatori; s~emmo di poi che questa colonna era composta del reggimento Prohaska, la cui tracc ia rinvenimmo segnata di cadaveri e arredi di spersi.

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