Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( i39 )- guidata dall'eroe Garibaldi mosse alla direzione di Como, per fiaccare la codarda baldanza del generale Urban, che già in diversi scontri diè prove iudubbie d'ignoranza e pu:;illanimita. Checehè ne dicano i fogli venduti, e la vituperevole congrega Mazzoldi e Perego, deve:-i pur convenire, per amore di verità , che il corpo dei Cacciatori delle Alpi è formato della gioventù migliore per italiani là d' atTe tti e sentimenti, accorsa d • tutte parti d'Italia ad abbracciare il tri colore Vessillo e farsi braccio c scudo al potente condottiere Garibaldi. Scontratisi nelle vicinanze di gan Fermo, e indotti in errore da bugiarde relazioni, ebbimo a deplorare sull e prime la perdita di buoni ufficiali , quale il capitano De Cri:;toforis, il tenente Pedo tti , il sottotenente Cartiglieri, i1 capitano Danco, cd il Giov inetto Battaglia uomini tutti che già prima dato aveano prove di immenso valore e che godevano l'affezione di tutto il corpo. Ciò valse forsy ad infierire Yie più le squadre nostre, giacchè, dopo c!ue ore di continuo fuoco, e fra il continuo tuoneggiare dell'armi nemh:he ridersi i Cacciatori correre con fremente ansia incontro al nemico e porlo in dirotta fuga: eosì che, quasi pienamer1te sconfitto, a malapena oppone,·a alla prepotenza delle nos tre baionette disordinate scariche di racchette, al nemico per nulla Yantaggiose. Sembrava in ogni scontro che il nemico paventasse affrontare faccia. faccia questa. orda sediziosa d'armati , come la chiamava, forse perchè la sacrosant<l causa che li guidava all'acerba tenzone, quell a cioè dell'italiana indipendenza, tanto sublimemente li agguerrbee, che la loro pre;;enza "Vince l',intero esercito austriaco. Dal generale all' ultimo soldato , tutti sono di ~ posti a sacrificare il loro sangue sull'altare delh patria, per riconqui stare tra i popoli indipendenza e libertil che sono dono di Dio, e primo elemento di vita; guai ora a chi la C)ntende l L' lt;tlia è ri sona al primo appello, e vi presenta uu e3ercito di eroi. Sono le reliquie sante dell e trasco rse batti:l gl ie, associate alla gioventù ottima per intell etto c cuore; sono uomini che diedero grandi prove di valore , fra i quali mi piace nominar't!i il colonnello·Arduino, Cosenz,Medici, Cerroni, Sacchi, Carrano, Q tintino e molti altri di cui tanto si onora la patria nostra. Son questi che gli austriaci osano chiamare masuada di bri · ganti , ma son questi pure che mancanti del numero necessario ' onde paralizzare la lotta al cospetto delle numerose forze nemi- • che, misero intera fiducia nel valor militare e nel coraggio d'ogn i singolo ~o ldato! A notte inoltrata, percorse le colline nelle vicinanze di S. Fermo armati di bajonetta, credevano essi potersi misurare di nnovo in Borgo Vico. Ma ben altra scena li attendea: ovunque illuminata. la città presentava per l' accorrenza dei cittadini il più ~ajo e

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