Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( H6 )- Antonelli mandò alle rispettive corti questa nota ed il nunzio a Parigi fecela tenere unitamente a lettera autogra fa di Pio scritta al principe Bonaparte presidente a que' di della francese repubblica. La circolare del papa formò soggetto a discorsi nell' assembl ~a nazionale francese nell a quale il presidente de l consiglio Oddilon Barrot parlò ne' sensi ~eguent i. « Quando noi ~ iamo stati informati degli ultimi avvenimenti di cui l'Italia è stato il teatro l' assemblea presenti la necessità in cui la Francia poteva trovarsi di occupare temporaneamente una parte del terri torio dell a penisola. Dalla vostra ini ziativa appunto emanò l'autorizzazione data al governo di prendere una tal e misura nel caso in cui la giudica%e utile dopo il voto che a ciò riferivasi, lo stato delle cose ancora incerto a quell'epoca ha assunto un carattere dec iso. L'Austri a prosegue le conseguenze dell a sua vittor ia, essa potrebbe prevalersi dei diritti della guerra in riguardo degli stati più o meno impegnati nella lotta, ch' erasi accesa tra essa e la Sardegna. ll con tracolpo degli avvenimenti si è fatto sentire nell'Italia centrale. Le informaz ioni che vi giungano annunciano una crisi imminente negli stati romani. La Francia non può rimanervi indi fferente. Il protéttorato de' nostri connazi onali, la cura di manten t~re la legi tt ima nostra influenza in Italia, il desiderio di contribuire a far ottennere un buon governo sopra liberali istituzioni tutto ci fa un dovere di usare dell' autorizzazione che ci avete accordato. Ci sarebbe impossibil e entrare in magg iori spiegazioni senza compromettere lo scopo stesso che abbiamo di mira, in simili ci rcostanze una par te debb' e:;sere sempre riservata all' eventualità, ma quello di che possiamo sin da questo momento accertarvi si è che dal fatto del nostro intervento scaturiranno efficaci guarentigie e pegli interessi del nostro paese e per la causa della vera libertà. Il governo crede nece.:;sario di far conoscere con precisione le misure e la portata del voto che domanda all' assemblea. Venendo oggi a domandarvi il credito che gli è indi· spensabile per assicurare l' eseGuzione del mandato che ricevè, egli resta e vuol restare pienamente responsabile delle comeguenze ch' essa trarrà seco, la responsabilità non cessarebbe se non nel giorno in cui il rifiuto di ques to credito riducendolo alla necessi tà di rimanersi inoperoso a fronte degli avvenimenti che stanno per succedere gli provasse che l' assemblea intese di annullare il suo voto dol 30 marzo. Ecco il decreto che proponiamo « È aperto al ministero della guerra al titolo dell' esercizio 1.849 un credito straordinario di un 1,200,000 franchi per sopperire al di più delle spese che si richiederanno al mantenimento sul piede di guerra per tre mesi del corpo di spedizione del mediteraneo,

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