Romolo Murri - La Chiesa e il collettivismo (contraddittorio Murri-Bertelli)

·- 31 - - pure sceglie quel mestiere. Noi nella società collettivista non vogliamo ridurre tutti gli uomini ad uno stesso livello. Io, per es., che ho la barba nera, in società collettivista non l'avrò ro&sa,se il mio naso è lungo non diverrà mica corto, se uno è più piccolodi me resterà come è, e se uno ha meno cervello di me, anche in societàcollettivista resterà con meno cervello di me. Se c' è un uomo di genio, a me superiore,la società collettivista non lo farà mica diventare un cretino~ No. Anche nella società collettivista ci saranno coloro che si dovrannodare ai mestieri più umili, se non sapranno o non vorranno fare altro. Dobbiamperò riconoscereche le scoperte della scienza renderanno in seguito inutili certi lavori obbrobriosi, che attualmente siamo costretti a fare. Resterà il lustrascarpe, resterà quello che ci spazza le strade, a meno che non si inventi una macchinache ce le spazzi automaticamente, ma noi a differenzadella borghesia, li pagheremo di più, li pagheremo come un dottore, un avvocato,ccc., ecc. Come,un dottore guadagnerà quanto uno spazzino~ Ma un dottore deve guadagnare pih di uno spazzino! Prima di tutto, perchè il dottore è ·ritenuto dappiù di uno spazzino~ Perchè ha un'istruzione superiore non dal lato soltanto della medicina, ma anche nel campo generale. Se nella società socialista, diremo: Fino ad una certa età, per es., fino all'età di 16 o 17 anni studierete insieme e, giunto a quel punto, ognuno prenderà la sua strada, ed uno studierà medicina, uno avvocatura, insomma quel che vuole.Se alcunodirà « io non ho vogUa di lavorare 8 ore al giornoper fare il farmacista» si risponderà « ebbenefai lo spazzino,chè conun'ora al giorno.te la cavi», ed allora lavoreràun'ora sola al giorno, facendouna vita sempre migliore di quella che egli fa nella società borghese. In ogni modo, la proprietà collettiva nonpuò portare, come diceva il mio ~ontradittore, ad una uguaglianza generale di tutti gli uomini. Noi sappiamo che una disuguaglianzac'è e la vogliamo, anzi la riteniamo utile e necessaria.Ma la disuguaglianzaeconomicaesiste;og1i è inutile e dannosa,edè questa che noi vogliamo abolire. Attraverso i secoli noi vediamoche ogni civiltà ha lottato per abolire certe disuguaglianze, e che la lotta di tutti i popoli è stata diretta a distruggere certe libertà. Una volta gli uomini avevano il diritto di ·uccidere i loro simili, si poteva impunementeuccidere in duello Biblioteca Gino Bianco

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