Alessandro Schiavi - Il catechismo del campagnuolo

-4di pane o di pizza con granturco, e un paio di bicchieri di vinello quando c'è. 6. Eppoi? R. Di nuovo subito al lavoro fin tanto che annotta. Eppoi c'è da riguardar la stalìa, da dare il mangiare alle bestie per la notte. 7- Ma alla sera ti attende un buon pasto! R. Un'insalata di indivia o di patate lesse. 8. Avrai almeno un buon letto per stendere le tue membra stanche ! R. Il mio letto è la stalla, in uno scompartimento vuoto peiJ. bovi, dove sopra un mucchio di paglia han gettato un lenzuolo ben grosso e una coperta sdruscita. Dicono che. il caldo delle bestie mi fa da imbottita. L'estate preferisco dormire accanto al pagliaio col cane. Ben di rado mi è capitato di poter dormire in un letto da cristiano. Ma anche -n le lenzuola si cambiavano ogni doe o tre mesi, quand'eran troppo nere. 9· Ma nell'inverno non. fai questa vita da cane. R . Lavoro meno sì, perchè le giornate sono più brevi; ma finchè ci si vede debbo faticar sen'l pr~ con tutti i tempi. w. Avevi ben ragione di dire che sei trattato peggio \ delle bestie che tu curi. Esse almeno hanno un nutrimento sufficiente ed una buona lettiera che vien rinnovata ogni giorno. Cosicchè, passato l'inverno,~ quando hanno riposato bene, sono grosse e grasse, mentre tu resti magro, stecchito. Eppoi io so che quando uno di voi è malato, lo si rimanda spesso a casa sua finchè è guarito, mentre se un cavallo e una vacca son malati si corre su- , Biblioteca Gino Bianco

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