Alessandro Schiavi - Il catechismo del campagnuolo

-21terra, e veggo anche che per questa via si va insensibilmente ~per forza di cose. 3· Voi vedete già qualche segno di ciò? R. Sicuro. Ma guardate gli esempi che ci ven· gono dalla imperversante crisi vinicola. t La proibizione di coltivar nuove vigne , ventilata da qualche proprietario; i consorzi antifilosserici e amigrandinifughi, stabiliti obbligatoriamente per legge:; l'intervento dello Stato nello spaccio dei vini nazionali all'estero da esso garantiti: non sono queste tutte limitazioni poste al principio individualistico della libera concorrenza? Non è l' interesse collettivo, dapprima ristretto, poi mano mano allargantesi, che si sostituisce all'interesse del singolo produttore isolato? E ' quelle forme di organizzazione della produzione dell ' uva, rappresentate dai sindacati agricoli, e dell 'organizzazione del commercio dei vini, invocate dalla parte più illuminata della nostra borghesia, con cantine sociali, con spacci cooperativi, non sono un avviamento alla società comunistica preconizzata dai socialisti? Perchè l'industria agricola si sviluppi deve essere grande industria, e per far questo noi non abbiamo speranza che nell'azione cooperativistica prima, collettivistica poi. E in qualche parte già si incomincia per davvero. Ho letto che in un comune dell'Yonne, in F rancia, i contad ini proprietari hanno obbligato il Comune a comprare la macchina da battere, essi stessi si sono associati per l'acquisto in comune e Biblioteca Gino Bianco

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