Alessandro Schiavi - Il catechismo del campagnuolo

-112. Anche tu, dunque sei infelice? R. E "come non lo sarei, col patto colonico che hoZsul collo, col prezzo al quale sono discese le derrate e col costo sempre crescente della lavorazione e dell e colture? 3· Ma non d ivid i tu a perfetta metà i prodotti e le spese col t uo padrone? Non vi trovate voi in condizion i perfettamente pari? Egli mette la terra e il bestiame, e tu metti il lavoro. Siete due soci di una stessa az ienda. R. Due soci! Ma egl i è il padrone ed io sono ' il contadino di ben poco diverso dal sen•o. Così egli mi considera e così debbo conside rarmi io. Ogni qualvolta egli mi chiama a casa sua per i piccol i servigi di qualunque genere, io delibo accorrere, e prestarmi senza fare osservazioni anche se ho dei lavori da fare nel campo, anche se quei lavori supplementari che non mi · sono pagati - sì e no mi danno talvolta un bicchiere di vino o un pezzo di pane - non sono punto contemplati tra i miei obb lighi. E non debbono esserlo perchè io servo la terra, non il padrone. E guai se mi permetto eli contradd ire un'opinione del padrone anche riguardo alla coltivazione del campo, o alla vendita dei prodotti, o al l'andamen to defla stalla; se il padrone è di cattivo umore mi investe con un cumulo di male parole ed io debbo inghiottire e tacere . · Potrei sì a rrischiarmi a tenerg li testa colle buone ragioni, nella mia qualità eli socio, come dite voi, ma avrei la probabilità d i veclermi licenziato su due piedi per il novembre prossimo. E allora Biblioteca Gino Bianco

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