Alessandro Ademollo - Alessandro VI, Giulio II e Leone X nel Carnevale di Roma

66 • .Alessnmlro Vi, Giulio 11 e L~vne X A un solo poi l' onor conYicn si aspetti; Innanzi llgli altri uno ne fu trasuto (sic) . Dc lo :lrchicpiscopo era !'\icosi.t, E hcbbe il palio, e par che justo sia. Dicnsi le mosse poi alle Cavalle; Corsano un pali io di ,-elluto azzurro: M:mtua il guadagr.ò; di poi a valle Del monte parse di Fetonte il curro ; Una carrozza con dua tori alle spal!c Httppc le funi c rovinò nel furro. E' pord sopra a quel vennero al piano, Dove cr:m fanti con lcspadc in m:mo. Qui si menava a colpi piU di mille, Ci ascuno un brano vo!ca dc' porcelli; Talor ,-cdevi in ciclo andar fa,· ille, Qu:tndo s'affronta n le spade di quelli; Vohornosi poi a' Tori, che ognuno Achille Si voi parere, scudo gagliardi c snelli ; E benchè molti in terra traboccassino, Convenne pure alfin, che gli ammazzassino. E cosl per tale ordine ciascuna C:urozza venne, c ci è sol differenza L'u ltima, che con tre Tori si aJmu, E fas si la mcdcma di ligenza Di ammanlr quegli: di poi ognun r;tguna L:l gente, e vassi via senza tcmenza; :Morto li Tori, c ruinati i Carri, Non convicn, ch'alt ro ormai di questo io narri.

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