Alessandro Ademollo - Alessandro VI, Giulio II e Leone X nel Carnevale di Roma

11el C•m~t:va le di 7{oma S 1 E dappoi questi, con negri pennoni Certi altri che a vcdcrli m' addo!ora, Negre le barde e negri i !or ronzoni, E negra la livrea che li dccor.1, Di ra so e di velluto drappi fini; Questi era n di Giangbrgio Ces.:~rini, ( 1) Che mostra :mcor qu:mto il frate! li dole: Che certo era da m.:~i dimentica rlo, Essendo fama, onor della sua prole Ad un che merta per sempre honorarlo, Non vo' multiplic:1 r troppe paro le, Ch'io non potrei mlendo poi !asciarlo; Srguì d.1 poi costar con grande onore Haga1.1.i di quel ch'era Scm.tore. Et J apoi questi de' Caporioni E de Stcfan Carbon Conservatore Scguiron li Staffier tutti in gi ubboni , Varie divise, che non mi d:'1 ' l core Al descriver !or tutte gucmigioni, E cinti d' oro tirato di gran valore J3onctti con ricami, frappe, c nastri, i\lostravan esser delle gale mastri. !~·t o lti Stallicri poi dc' dua romani Manisca lchi, che appiè vann') in la f~.:sta, (1 ) Gio\·anai Giorgio Ccurini, Gonf-tlOtlkrc del porolo rom:mo, .:ome gi:l. suo p.1drc Gabriele . - 11 fmtcllo morto, del qudc s i p~rb, d~\'' c~scre il celebre CarJinJ\ Giuliano che mori ne! zs 10.

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