Alessandro Ademollo - Alessandro VI, Giulio II e Leone X nel Carnevale di Roma

52 .Ah•ssaudro Vi, Giulio II e Leoue X Che er:m duo Gio\•in d'ingegno sowani, Come per tutto par, si manif<!s ta; L'uno cr:; Pietro Paul Castclbni, Che a virti.t g::nti lczza in sè contesta, E 'l sao Comp:~gno si In P ,;ul Muto, Di forza c ingegno, di s:~pcn.' acuto. Dappoi i Caporioni per orJ inanza A due a due : in mezzo era a due primi Stcfan Conservator per buona usanza A piè: c pcrchè paia gli altri stimi , Dirò i nomi loro per ricordanza, Acciò la s:ori,1 mia si si sublimi; T redic i Ctpi allcr Rion licn conti, Pri ma pcl primo lo Rion ck' Monti, Pietro Aciacaccl::ta, uomo saggio, Di Tr~·jo, Francesco Cenci a non mentire Della Colonna un uom senza paraggio Domenico Simeoni s:~ggio c gentile; Di 1\mte un Gio\·in di nobil lignaggio Bencdt:tto dc' Maestr i a non fallire, Frances..::o Mar:o Se pucd, o Sapicci, Di Campo Marzo Jo.:ronimo dc' Ricci. Damiano de' Marani par che si appelli Quel delh1 Regola ; c di Eustachio è detto Prospero Staglia; poi la Pigna tra quelli Pau! de' Martclluzzi, uomo perfetto, Di Campiticllo Bcrn:~rdin Sicorclli , Di Sant'Angiolo un Giovin fu rcct:tto

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